Nessun miracolo nel Congresso di Madrid per Pedro Sanchez: il candidato premier socialista non è riuscito ad ottenere l'appoggio di una maggioranza dei deputati spagnoli. Farà un secondo e ultimo tentativo venerdì.
Il segretario del PSOE ha ottenuto solo 130 voti a favore, i 90 del suo partito e i 40 dei suoi alleati di Ciudadanos, contro 220 contrari e una astensione. Dopo 16 ore di dibattito non è riuscito a convincere nessuna altra formazione politica.
Dopo il primo "no" al candidato socialista si prevede un incerto secondo tempo della complessa partita politica madrilena partire dalla settimana prossima, se il leader PSOE sarà definitivamente bocciato venerdì. La parola tornerà a re Felipe, che potrebbe incaricare un altro leader - Rajoy, ancora Sanchez in una ipotesi governo di sinistra, l'alternativa Rivera o un outsider super partes - di tentare la scalata all' investitura.
I tempi saranno stretti. Rimarranno solo sette settimane per uscire dall'attuale infinita crisi politica, innescata dalle legislative del 20 dicembre, che hanno prodotto un Congresso quasi ingovernabile. Senza un nuovo governo il 3 maggio il ritorno alle urne in giugno sarà automatico.
ats/joe.p.