Un imprenditore ferrarese, con l’aiuto di altri soggetti, avrebbe organizzato un consistente traffico di oro e argento di provenienza illecita e destinati, per la fusione, alla Svizzera. È quanto emerge da un’inchiesta della guardia di finanza, di cui dà notizia venerdì l’ANSA. Le persone coinvolte nell’inchiesta sono accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere, commercio abusivo di metalli preziosi e riciclaggio.
Il gruppo avrebbe acquistato in Italia oltre 560 chilogrammi di oro e oltre sessantacinque chili di argento, tutti presumibilmente di provenienza illecita, poi portati illegalmente in Svizzera. Operazioni che avrebbero fruttato oltre 26 milioni di euro, in contanti.