Una sparatoria ha avuto luogo martedì mattina verso le 10.00 in una scuola superiore di Graz. La polizia regionale della Stiria ha dichiarato nel primo pomeriggio che i morti sono 11, fra i quali l’assalitore. Il bilancio è salito in serata dopo che è morto è morto uno dei feriti che era stato ricoverato per le gravi lesioni riportate. Lo riferiscono i media austriaci citando fonti dell’Ospedale Universitario della città teatro della strage.
Diverse altre persone - una dozzina almeno secondo l’ultimo bilancio - sono inoltre rimaste ferite, tra cui studenti e insegnanti. Alcune sono in gravi condizioni.
L’aggressore era un ex allievo del liceo 21enne che non ha mai concluso gli studi, forse vittima di bullismo. Si è suicidato in un bagno, come confermato anche dagli inquirenti. Il giovane risulterebbe proprietario di due armi (una pistola e un fucile) regolarmente registrate. Avrebbe sparato una quarantina di colpi.
Secondo la Croce Rossa, sul luogo della sparatoria sono giunti oltre 160 soccorritori con 65 veicoli.
La polizia regionale della Stiria su X aveva inizialmente dichiarato “che un’operazione è in corso” a causa di “spari uditi in un edificio”, per poi confermare che varie persone hanno perso la vita, senza tuttavia specificare ancora il numero esatto. In un post successivo ha poi specificato che si ipotizza un unico colpevole. Il movente è ufficialmente ancora ignoto, anche se si ipotizza che il giovane sia stato in passato vittima di bullismo.
La sparatoria in una scuola Graz
SEIDISERA 10.06.2025, 18:00
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Il cancelliere austriaco Christian Stocker ha reagito alla notizia parlando di “tragedia nazionale che ha profondamente scosso la nostra comunità”. Sono stati decretati tre giorni di lutto nazionale. “Ogni ragazzo deve sentirsi al sicuro a scuola, senza paura della violenza”, ha dal canto suo affermato a nome dell’Unione Europea la responsabile per la politica estera Kaja Kallas, dicendosi “profondamente scioccata”. A nome della Svizzera, anche la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter si è detta “scioccata” e ha espresso le proprie condoglianze.
L'operazione di polizia a Graz