Non ce l’ha fatta l’operaio rimasto 11 ore sotto le macerie in seguito al crollo di parte della Torre dei Conti ai Fori Imperiali di Roma. L’uomo - Octay Stroici, 66 anni, rumeno - è deceduto nella notte al policlinico Umberto I di Roma dove era stato condotto dopo essere stato estratto vivo dal luogo del crollo, nella tarda serata di ieri.
Quando i Vigili del Fuoco sono riusciti a liberarlo, l’operaio era già in arresto cardiaco. Lascia la moglie ed una figlia. Molte le manifestazioni di cordoglio, dalla premier Giorgia Meloni al sindaco di Roma Roberto Gualtieri e molte altre autorità e gente comune.
Due crolli, a distanza di poco più di un’ora, ieri (lunedì) hanno devastato una parte dell’antica Torre dei Conti al centro di Roma. Il primo cedimento ha sorpreso gli operai che stavano ristrutturando l’edificio medioevale, un progetto finanziato con i soldi del PNRR, i fondi europei per il rilancio economico. Il secondo crollo si è verificato mentre i soccorritori erano impegnati ad estrarre il lavoratore ancora intrappolato.
La procura ha aperto una inchiesta; le ipotesi di reato sono disastro colposo e omicidio colposo.
Polemica Italia-Russia
L’Italia crollerà tutta se continuerà a sprecare soldi sostenendo l’Ucraina: lo ha affermato da Mosca la portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova, mentre a Roma erano ancora in corso le operazioni di salvataggio dell’operaio rumeno poi liberato dalle macerie ma deceduto poche ore dopo.
Il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani ha convocato per consultazioni l’ambasciatore russo a Roma. Parole che “confermano l’abisso di volgarità in cui è piombata la dirigenza di Mosca”, ha commentato Tajani.



