Più di 800 voli cancellati e più di 1’200 in ritardo a causa dello shutdown, il blocco delle attività amministrative più lungo nella storia degli USA, che colpisce i maggiori aeroporti statunitensi.
Da oggi, infatti, il Dipartimento dei trasporti ha imposto una riduzione del traffico aereo del 10% nei maggiori aeroporti statunitensi, fra i quali New York, Chicago (Illinois) e Los Angeles (California) per la mancanza di controllori di volo. I tagli, secondo le autorità, sono necessari per garantire la sicurezza dei voli.
Un aereo della Southwest Airlines passa davanti alla torre di controllo ad Atlanta
Al momento, ha spiegato il segretario al Tesoro Sean Duddy, il traffico aereo nei principali aeroporti è stato ridotto solo del 4% ma la riduzione salirà al 10% la prossima settimana se lo shutdown continuerà.
Le compagnie aree stanno cercando di gestire i tagli cancellando i voli nazionali con meno passeggeri, senza toccare quelli internazionali.
È frustrante. Sapete, non dovremmo trovarci in questa situazione. Il governo deve riaprire, così non dovremo cancellare i voli
Robert Isom, CEO American Airlines
“È frustrante. Sapete, non dovremmo trovarci in questa situazione. Il governo deve riaprire, così non dovremo cancellare i voli”, ha dichiarato venerdì alla CNBC Robert Isom, CEO di American Airlines, una delle più grandi compagnie aeree degli Stati Uniti. “Quello che abbiamo fatto oggi è stato cercare di ridurre al minimo l’impatto su tutti i nostri clienti.”
La fiducia dei consumatori USA scende ai minimi dal 2022
La fiducia dei consumatori americani, misurata dall’indice Michigan, è scesa in novembre a 50,3, ai minimi dal giugno del 2022. Il dato è sotto le attese degli analisti, che scommettevano su 53,0. A pesare è lo shutdown ma anche gli elevati prezzi.






