L’associazione e-Health Ticino, nata nel 2016 con lo scopo di sostenere i fornitori di prestazioni nello sviluppo della cartella informatizzata del paziente, non ha dubbi: la nuova cartella sanitaria elettronica presentata dal Consiglio federale è una buona idea.
“Secondo me va nel verso giusto, ovvero per un sistema unico a livello nazionale - ha riferito al Quotidiano della RSI Carlos Garcia, presidente di e-Health Ticino - come già esistono in altre nazioni europee”. I punti principali saranno quelli che l’apertura avverrà automaticamente. Adesso abbiamo fatto fatica a ad aprire cartelle informatizzate. Ci sarà un obbligo di collegamento per tutti i fornitori di prestazioni, ci saranno delle chiare ripartizioni dei compiti: la Confederazione farà una gara d’appalto per avere un sistema informatico centralizzato mentre i Cantoni si faranno carico dei costi di gestione correnti e la parte operativa”.
La nuova Cartella sanitaria elettronica andrà a sostituire la cartella informatizzata del paziente che non è mai decollata: ce ne sono solo 1’300 in Ticino e poco più di 130’000 in Svizzera. Si può parlare di un vero e proprio flop? “La risposta non può essere che affermativa”, spiega il presidente dell’Ordine dei medici, Franco Denti. “Vi è stata una partenza dal Consiglio federale che ha deciso e legiferato, delegando i compiti sui cantoni, ma entrare nel mondo della digitalizzazione è un mondo costoso. Il Canton Ticino aveva speso negli anni 2000 ben 6 milioni di franchi per implementare questa cartella, si è trovata ben presto confrontato con costi insostenibili per il nostro Cantone”. Lo stesso responsabile dell’Ordine auspica che questa via possa sgravare una serie di iter burocratici che già oggi preoccupano i medici.
Il vantaggio per il paziente è indicato nella coordinazione delle cure: informazioni come allergie, malattie pregresse esami saranno subito a disposizione dei medici da parte della popolazione. Non mancano le preoccupazioni legate alla sicurezza dei dati informatizzati. Rischi che anche secondo Carlos Garcia sussistono e non è un caso che la protezione delle informazioni in ambito sanitario negli ultimi anni abbia destato molto interesse. “Farà parte della nuova legge tutto quello che è adempiere alle leggi vigenti in ambito di protezione dati - conclude - quindi credo che il livello sarà, per fare un esempio, come quello delle dei sistemi bancari o delle e-banking che utilizziamo tutti i giorni”.
Un utilizzo che per la cartella sanitaria dovrà attendere Il messaggio trasmesso dal Consiglio federale al Parlamento prevede la sua introduzione all’inizio del 2030.

Arriva la cartella sanitaria elettronica
SEIDISERA 05.11.2025, 18:00
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