Le testimonianze

Una generazione nata e cresciuta con il porno

Come la facilità di accesso e il numero illimitato di contenuti espliciti stanno sconvolgendo la vita dei più giovani

  • Oggi, 05:46
  • 2 ore fa
18:08

Una generazione nata e cresciuta con i porno

Falò 06.05.2025, 20:59

Di: Davide Mattei/Falò 

“Il modello che avevo era la pornografia, gli uomini provavano piacere ed erano contenti di ciò che faceva una donna quando lei si metteva a nudo e dava loro ciò che si aspettavano, cioè il loro sesso. […] Questo ha creato schemi molto tossici nei miei rapporti con gli uomini […] E in effetti, a volte, durante i rapporti, ho acconsentito, ho davvero acconsentito e non subìto, - anche se a volte acconsentire era un po’ subire-, a delle vere e proprie violenze sessuali”.

Le piccole mani dalle unghie morsicate di Esther* si contorcono, ma la voce non vacilla mentre racconta a Falò l’impatto che il consumo di porno online ha avuto nei suoi 18 anni di vita: “Mi sono davvero messa in pericolo”.

Imbattutasi come molti nel primo video porno ancora pre-adolescente, “a 11 anni, su YouTube, che ai tempi non doveva essere censurato”, la giovane studente non ha più smesso di andare a cercare quello stimolo, trasformado rapidamente il consumo in dipendenza : “Avevo bisogno di quella dose, altrimenti non stavo bene […] Non potevo farne a meno.”

Pornografia illimitata, gratuita e onnipresente

Esther è solo un esempio dei rischi che corre una generazione di giovanissimi, la prima ad essere nata e cresciuta immersa in un mare di pornografia online dall’acceso illimitato, gratuito e onnipresente. Una generazione nella quale il 51% dei ragazzi -e il 31% delle ragazze- di 12/13 anni va almeno una volta al mese su siti porno in Francia (Arcom, dati 2022), una tendenza in aumento di quasi il 40% sui 5 anni precedenti.

 “È una catastrofe, perché corrisponde a un’età in cui dovrebbero sviluppare la loro vita sentimentale e sessuale” spiega alla RSI lo psichiatra Gerald Mesure del centro Imagine, a nord di Parigi, il primo in Francia a specializzarsi nella dipendenza dalla pornografia. “Ovviamente, questo sconvolge completamente la loro costruzione mentale delle relazioni, con una rappresentazione totalmente errata del rapporto tra i sessi”.

Banalizzazione dell’atto sessuale

Se si pensa che il 90% dei video pornografici include violenza fisica o verbale verso le donne, si può intuire quali siano gli effetti, più difficile è invece incassare il crudo bilancio che tira l’avvocata Laure Boutron-Marmion, esperta nella difesa dei minori: “C‘è una vera e propria banalizzazione dell’atto sessuale […] da una parte ci sono i ragazzi che non aspettano che venga dato loro il consenso. Mentre tra le ragazze, c’è […] un vero e proprio aumento della prostituzione occasionale, ragazze sempre più giovani, che chiedono soldi per compiere certi atti, anche all’interno delle scuole, perché alla fine lo fanno tutti, non è cosi grave. E con il cellulare posso vedere in un attimo un video simili in tre secondi”.

Le soluzioni sono molteplici a questa piaga, ma per María Hernández Mora, psicologa e autrice della prima tesi di dottorato in Francia sulla dipendenza dal porno, “il primo passo fondamentale è riconoscere la pornografia come un prodotto a rischio […] come abbiamo fatto per l’alcol, come abbiamo fatto per le droghe. E poi, ovviamente […] istituire efficaci controlli dell’età per evitare che i bambini si trovino di fronte a contenuti pornografici prima di raggiungere la maggiore età”, anche se a suo avviso per il momento “siamo ben lontani”.

È possibile liberarsi dalla porno-dipendenza?

Esther ha dovuto cavarsela da sola, “ne sono uscita grazie al sentimento amoroso di una relazione che ho avuto a 18 anni” e oggi dedica parte del suo tempo libero a spiegare ai suoi coetanei che ci si può liberare dalla porno-dipendenza. Si è unita all’associazione We Are Lovers e con loro interviene in scuole e licei, raccontando quello che ha capito: “Per me oggi è estremamente importante che io mi senta rispettata dalla persona di fronte a me”.

*Nome di fantasia

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