Harvey Weinstein, ex produttore cinematografico, è stato giudicato colpevole di aggressione sessuale nei confronti dell’ex assistente Miriam Haley, ma la giuria non ha ancora raggiunto un verdetto sull’accusa di stupro avanzata da Jessica Mann. Assolto, invece, per le accuse mosse dalla modella Kaja Sokola.
Dopo cinque giorni di deliberazioni e tensioni tra i giurati, il giudice Curtis Farber ha sospeso i lavori, invitandoli a “ripartire da zero” sul caso ancora aperto. In aula, Weinstein ha chiesto l’annullamento del processo, lamentando l’iniquità del procedimento. Richiesta respinta.
Questo nuovo processo a New York arriva dopo l’annullamento, per vizi procedurali, della condanna del 2020 a 23 anni di carcere. Weinstein resta però detenuto, poiché già condannato a 16 anni a Los Angeles, verdetto contro cui ha presentato ricorso. Le accuse in questo processo provenivano da tre donne. La giuria ha creduto ad Haley, non a Sokola, e resta divisa sul caso Mann.

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