Il Premio Nobel 2023 per la medicina e la fisiologia è stato assegnato congiuntamente all’ungherese Katalin Karikò e allo statunitense Drew Weissman.
I due studiosi hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento, ha reso noto oggi, lunedì, l’Assemblea del Nobel presso l’Istituto Karolinska di Stoccolma, “per le loro scoperte sulle modifiche delle basi nucleosidiche, che hanno permesso lo sviluppo di vaccini efficaci a RNA messaggero contro il Covid -19”.
Il Nobel per la medicina, che ha una dotazione nell’ordine di 900’000 franchi, è il primo dei premi assegnati ogni anno a nome della Fondazione Nobel.
Kariko e Weissman, che hanno rispettivamente 68 e 64 anni, sono colleghi di lunga data dell’Università della Pennsylvania e hanno già avuto importanti riconoscimenti per le loro ricerche. I primi vaccini a RNA messaggero vennero prodotti e somministrati, in piena pandemia, dalla fine del 2020. Questi vaccini si basano su una piccola parte del virus - che nel caso del Covid-19 è la cosiddetta proteina “Spike” - e su filamenti di informazioni genetiche, l’RNA-messaggero - che istruiscono l’organismo a produrre questa proteina.
Nella storia dei Nobel per la medicina è la seconda volta che il premio viene conferito per un vaccino. Prima della tecnologia dell’RNA messaggero era stato premiato Max Theiler, nel 1951, per aver messo a punto il vaccino contro la febbre gialla. Alle scoperte di Emil Adolf von Behring, che avevano gettato le basi dell’immunologia, era stato invece assegnato il primo Nobel nel 1901.
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