“Addestrato per arrestare criminali”

In aula l’imputato ha dichiarato di essere stato “addestrato per arrestare ´criminali’”. Il Ministero pubblico lo accusa invece di aver partecipato, nel 1999, all’uccisione di almeno tre oppositori del regime del presidente Alexander Lukashenko. Si è aperto martedì mattina a San Gallo il processo contro un cittadino bielorusso, ex membro di un’unità speciale. Il dibattimento ha richiamato una trentina di media, di cui alcuni internazionali.

L’imputato ha ammesso di essere stato membro di un’unità speciale del Ministero degli Interni nelle forze armate bielorusse negli anni ‘90.

Davanti ai giudici, l’uomo ha raccontato come sono stati eseguiti gli ordini per rapire e sparare alle persone. Tuttavia, durante l’interrogatorio, il giudice ha evidenziato contraddizioni con le dichiarazioni precedenti, che l’imputato ha giustificato con errori di traduzione.

Al momento della sua richiesta di asilo nel 2019, l’uomo aveva detto di essere stato coinvolto nell’omicidio di tre politici dell’opposizione. L’accusa chiede tre anni di reclusione dei quali uno da scontare.