Svizzera

“Bisogna collaborare di più”

La SSR si riorganizza per risparmiare 270 milioni di franchi - Ecco come, nelle interviste alla direttrice generale Susanne Wille e al direttore RSI Mario Timbal

  • Ieri, 18:12
  • Ieri, 23:23
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La SSR si trasforma

SEIDISERA 30.06.2025, 18:00

  • Keystone
Di: SEIDISERA/Pa.St. 

Entro il 2029 la SRG SSR - di cui fa parte anche la RSI - dovrà risparmiare circa 270 milioni di franchi. Questo anche in vista della futura riduzione del canone a 300 franchi, già decisa dal Consiglio federale. Va in questa direzione la riorganizzazione aziendale che è stata presentata lunedì a Berna, nell’ambito del progetto “Enavant” lanciato lo scorso autunno dal Consiglio d’amministrazione e dalla direttrice generale Susanne Wille.

La SSR intende continuare a offrire programmi di qualità capaci di raggiungere tutta la popolazione e tutti i tipi di pubblico, ma per riuscirci deve riorganizzarsi e trasformarsi: l’intenzione dell’azienda è di diventare più digitale, snella e flessibile, rafforzando ulteriormente la collaborazione tra le regioni. “Dobbiamo risparmiare 270 milioni di franchi, il 17% del budget: è molto!” afferma la direttrice generale Susanne Wille ai microfoni di SEIDISERA. E aggiunge: “Se avessimo fatto come nel passato, una ripartizione tra le unità regionali, avremmo subito dovuto toccare l’offerta. Questo non lo volevamo assolutamente. Quindi se facciamo delle cose insieme, possiamo garantire un’offerta ricca e forte. Spero che il pubblico continuerà sempre a trovare un’offerta valida, indipendente e diversificata”.

03:23

Le parole della direttrice

Telegiornale 30.06.2025, 20:00

Si parla di centralizzazione di alcuni settori e funzioni, ma questo non significa un trasferimento in blocco di questi settori o queste funzioni. E un maggiore accento sarà posto sui contenuti regionali. “La maggior parte dei soggetti dell’informazione, della cultura e non solo continuerà a essere prodotta nelle regioni, quindi con una prospettiva regionale” dice ancora Wille, sottolineando però che “la SSR ha meno mezzi: se dobbiamo quindi tutelare il giornalismo, se vogliamo proteggere l’offerta per il pubblico, bisogna collaborare di più e meglio”. Sarà pertanto necessario, continua, “trovare dei processi e delle idee per aumentare sistematicamente la collaborazione tra le unità regionali. Potrebbe quindi succedere che più soggetti della Svizzera romanda vengano proposti nella Svizzera tedesca. E questo è un bene, perché questa è la Svizzera”.

Timbal: “Più cooperazione, anche per arricchire i punti di vista”

L’offerta regionale sarà potenziata. Si tratta però di proporre dei prodotti con un budget inferiore. Quali saranno le conseguenze per la RSI? Le conseguenze sul personale sono già state annunciate. Per quanto riguarda i risparmi, lunedì in conferenza stampa il responsabile delle finanze della SSR ha detto che “possono essere visti come una buona opportunità per ripensare l’azienda”. Il direttore RSI Mario Timbal afferma a SEIDISERA: “Se noi applicassimo solo dei risparmi, o scende la qualità o faremmo di meno. Stiamo quindi pensando come cambiare la SSR per fare in modo che nelle regioni, nonostante un budget ridotto del 17%, si riesca ad avere un impatto sempre molto forte sul pubblico, quindi una rilevanza molto, molto grande e questo in tutti i settori che tocchiamo”. Come? “Da un lato - spiega - c’è una trasformazione in parte tecnologica e in parte nell’organizzazione, dall’altra ci può aiutare una maggiore cooperazione. E questo anche per arricchire i punti di vista che abbiamo e che ogni giorno portiamo sullo schermo e ai microfoni”.

Questo non può escludere delle conseguenze sul personale e sui programmi. “Stiamo facendo di tutto perché questo non vada a toccare quella parte d’offerta che è utile alla Svizzera, che dà un valore aggiunto a questo Paese, che permetta il dibattito politico, sociale, economico e culturale” sottolinea il direttore regionale.

E per quanto riguarda la centralizzazione di cui ha parlato la direzione generale, la reazione immediata, soprattutto nella Svizzera italiana, può essere di posti di lavoro che partono in direzione di Berna o Zurigo. “No - sottolinea Timbal - noi stiamo parlando soprattutto di verticalizzazione, quindi dove possibile, dove questo porta efficienza e dove non ha un impatto sulla diversità dell’offerta che produciamo, la applicheremo. Quindi si tratta soprattutto di quelli che vengono chiamati i ruoli di supporto, come le risorse umane, le finanze, la tecnologia, ma anche la produzione, dove chiaramente c’è un’ottimizzazione possibile”.

02:52

SSR, trasformazione e sfide digitali

Il Quotidiano 30.06.2025, 19:00

Sempre più digitale

Nel futuro della SSR ci sarà un potenziamento dell’offerta digitale, con la fruizione che va sempre più in questo senso. Ma anche il digitale è prodotto da persone con specifiche competenze. “Le capacità giornalistiche, le capacità tecniche e le capacità di realizzazione restano centrali nel nostro lavoro” afferma Timbal. E spiega che “quando parliamo di digitalizzazione, significa che vogliamo produrre più formati dedicati espressamente al pubblico che oramai non utilizza più il lineare, quelle persone che si informano e si svagano unicamente sui canali digitali”. Su questo fronte, la SSR sta lavorando a un progetto che si chiama Play Next, “una piattaforma digitale nazionale che accoglierà tutti i canali audio e tutti i canali video, quelli lineari e quelli non lineari” conclude il direttore regionale Mario Timbal.

02:43

La SSR-SRG chiamata al risparmio

Telegiornale 30.06.2025, 20:00

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