Verso un assetto più digitale, snello e flessibile, pur restando fortemente radicato nelle regioni. Va in questo senso la riorganizzazione aziendale che la SSR ha illustrato oggi, lunedì. Si tratta di un primo esito del progetto “Enavant” lanciato dal Consiglio d’amministrazione e dalla direttrice generale Susanne Wille lo scorso autunno.
La SSR, viene sottolineato, non è mai stata sotto una pressione così forte. La riduzione delle entrate del canone, il calo di quelle pubblicitarie e l’evoluzione del rincaro impongono infatti all’azienda di ridurre il proprio budget del 17% entro il 2029: si tratta di un ammontare nell’ordine di 270 milioni di franchi, per rapporto al 2024. Ma ulteriori sfide sono legate al fatto che le modalità di fruizione dei media stanno mutando con estrema rapidità, tanto che già oggi oltre la metà del consumo avviene attraverso i canali digitali.
La nuova organizzazione, che sarà attuata progressivamente a partire dall’inizio del 2026, consentirà così di ridurre i costi, di orientare in modo più coerente l’offerta ai bisogni e alle aspettative del pubblico, nonché di coordinare meglio l’utilizzo dei contenuti fra le regioni.
I pilastri della nuova struttura organizzativa spaziano da una produzione accorpata, con responsabilità e conduzione a livello di SSR, fino ad un maggior orientamento alla digitalizzazione e ad ambiti funzionali (come risorse umane, finanze e IT/tecnologia) che saranno gestiti congiuntamente all’interno della SSR e organizzati con team specialistici in tutte le regioni. Processi e standard saranno così armonizzati, rendendo l’azienda più agile e gestibile.
“Razionalizzeremo strutture e processi, nell’intento di tutelare al meglio l’attività giornalistica”, spiega Susanne Wille, precisando però che “non sarà possibile realizzare risparmi di tale entità senza impatti sull’offerta”. Ma le misure di risparmio, indica una nota, avranno inevitabilmente un impatto anche sul personale. La SSR, si legge, agirà con la massima responsabilità, cercando di contenere il più possibile le conseguenze sociali. Ed è attualmente in corso una valutazione precisa del numero dei collaboratori coinvolti.
Intanto è già stato deciso che Swiss TXT, società affiliata, sarà sciolta nel quadro dell’attuazione del progetto. Quanto a Swissinfo, il suo futuro posizionamento dipenderà dall’esito del processo politico volto a stabilire il contributo finanziario della Confederazione per il mandato estero.

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Notiziario 30.06.2025, 14:00
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