Continua ad aumentare in Svizzera il numero di residenti che beneficiano di aiuto sociale. Nel 2017 erano 278'345, in crescita dell'1,9% su base annua, pari a 5'000 persone.
Il rischio di ricorrere a questo tipo di sostegno continua ad essere maggiore per bambini, divorziati e stranieri, indica una nota odierna dell'Ufficio federale di statistica (UST). Spicca la forte progressione tra gli ultracinquantenni: dal 2,5% del 2011 al 3,2% del 2017 (aumento del 28%). In termini assoluti si è passati da 38'484 a 54'615 persone, ciò che rappresenta una crescita del 40%. Parallelamente la popolazione residente è aumentata solo del 14%.
Quota per Cantone nel 2016 e 2017
Sono ancora una volta i cantoni più urbani quelli a registrare i tassi più elevati, superiori alla media svizzera, che nel 2017 si situava al 3,3%. Ai primi posti troviamo Neuchâtel (7,5%), Basilea Città (6,3%), Ginevra (5,9%), Vaud (4,7%), Berna (4,2%) e Soletta (3,7%). In Ticino la quota era sotto la media nazionale (2,9%), mentre il canton Grigioni figurava fra quelli con i tassi più bassi (1,4%).
Il balzo avanti è dovuto soprattutto ai beneficiari che ricorrono all'assistenza già da tempo, precisa l'UST. Ciò si può constatare osservando la durata media di percezione delle prestazioni assistenziali: nel 2011, nella fascia di età in questione era pari a circa 41 mesi, per poi aumentare a circa 54 mesi nel 2017 (32%). Nelle fasce di età più giovani, questo andamento è nettamente meno marcato.
Crescono i beneficiari dell'aiuto sociale
Telegiornale 18.12.2018, 21:00