La crisi che coinvolge la marina mercantile svizzera è ancora lontana dall’essere risolta. Tanto che la Confederazione ora è alla ricerca di esperti del settore per ridurre al minimo i rischi futuri e evitare che le casse federali debbano farsi carico di altre perdite. Finora hanno già dovuto sborsare 215 milioni di franchi, serviti a onorare le garanzie che lo Stato, per assicurare al paese l’approvvigionamento anche in caso di crisi o guerre, dà agli armatori elvetici al momento degli acquisti di navi.
Il Dipartimento federale dell'economia guidato dal consigliere federale Johann Schneider Ammann è alla ricerca soprattutto di esperti in diritto della navigazione. Persone altamente qualificate per gestire un dossier che, oltre ai costi, ha generato una sequela di critiche e di mea culpa dentro e fuori l'amministrazione federale. Berna, ha rivelato Radio SRF, ha bisogno di giuristi che si occupino di insolvenze, ristrutturazioni societarie e vendite di navi. E ciò non solo in qualità di consulenti ma anche di rappresentanti legati nei tribunali.
Il cuore del problema consiste nel fatto che, di fronte alle grandi difficoltà delle società proprietarie delle navi (la profonda crisi del settore ne ha messe in ginocchio più d'una), si pone la necessità di mettere sul mercato alcuni mercantili. Imbarcazioni che con la loro bandiera e i loro nomi (Lugano, Bregaglia, Lucerna, Arosa, Silvaplana, Glarus, Aventicum, Vindonissa, Romandie, Bernina ecc.) portano la Svizzera in giro per il mondo e per i quali lo Stato ha messo garanzie per mezzo miliardo di franchi.
Una dozzina di navi è già stata liquidata. Ma ci sono ancora fidejussioni della Confederazione per 30 navi appartenenti a 4 società: 11 alla Massoel di Ginevra, 10 alla SUISAT (Suisse-Atlantique Société de Navigation Maritime) di Renens, 6 alla Reederei di Zurigo e 3 alla ABS Martime di Nyon. Alcune navigano in brutte acque a e il Dipartimento intende tentare il tutto per tutto per limitare eventuali, ulteriori danni. Una prospettiva molto concreta e che avrebbe già portato ad accantonare preventivamente altri 100 milioni di franchi.