Svizzera

Blatten: tempi duri per i non assicurati. Ma sono pochi.

In Vallese, come in Ticino, non c’è l’obbligo di avere un’assicurazione contro i danni delle catastrofi naturali, ma molti proprietari l’hanno stipulata ugualmente

  • 1 giugno, 19:53
  • Ieri, 17:59
03:20

SEIDISERA del 01.06.2025: Il ruolo delle assicurazioni nella ricostruzione di Blatten, servizio di Gianluca Olgiati

RSI Info 01.06.2025, 19:40

  • Keystone
Di: SEIDISERA/M.Mar. 

Le conseguenze economiche della frana che ha travolto il villaggio di Blatten potrebbero essere particolarmente gravose per alcuni dei 300 abitanti: quelli che non hanno sottoscritto una assicurazione sugli immobili. Il Canton Vallese - come Ticino, Ginevra e Appenzello Interno - non prevede infatti l’obbligo di stipulare una tale polizza.

Fortunatamente, sembra che siano pochi i proprietari della zona che non avevano un’assicurazione del genere, almeno secondo quanto afferma Jan Mühlethaler, portavoce dell’Associazione svizzera d’Assicurazioni. Questo è dovuto anche al fatto che - nel caso di accensione di una ipoteca sull’acquisto di un immobile - le banche la richiedono, a scopo cautelativo.

I danni si misureranno certamente in centinaia di milioni di franchi, probabilmente miliardi. Soldi che gli istituti sono pronti a pagare, anche in maniera solidale. I dettagli dipenderanno prò dalle singole polizze.

Un’assicurazione obbligatoria garantirebbe una maggiore sicurezza, afferma a SEIDISERA il direttore dell’Associazione istituti cantonali di assicurazione per gli immobili: “un’assicurazione cantonale obbligatoria garantisce un più alto livello di solidarietà. Per tutti i proprietari valgono le stesse regole e i premi sono generalmente più bassi”. Tuttavia, “se il Vallese o il Ticino vogliono introdurre questo sistema è una scelta che spetta ai loro cittadini e alla politica.”

Quanto sono straordinari i danni di Blatten? “L’entità dei danni - con la combinazione tra frana, smottamento del ghiacciaio e inondazione - è notevole”, ha sottolineato Michael Wieser, ma “il tipo di danni non è insolito. Basti pensare alla frana del Pizzo Cengalo, in Bregaglia nel 2017, oppure a quanto avvenuto lo scorso anno in Mesolcina”.

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