Le conseguenze economiche della frana che ha travolto il villaggio di Blatten potrebbero essere particolarmente gravose per alcuni dei 300 abitanti: quelli che non hanno sottoscritto una assicurazione sugli immobili. Il Canton Vallese - come Ticino, Ginevra e Appenzello Interno - non prevede infatti l’obbligo di stipulare una tale polizza.
Fortunatamente, sembra che siano pochi i proprietari della zona che non avevano un’assicurazione del genere, almeno secondo quanto afferma Jan Mühlethaler, portavoce dell’Associazione svizzera d’Assicurazioni. Questo è dovuto anche al fatto che - nel caso di accensione di una ipoteca sull’acquisto di un immobile - le banche la richiedono, a scopo cautelativo.
I danni si misureranno certamente in centinaia di milioni di franchi, probabilmente miliardi. Soldi che gli istituti sono pronti a pagare, anche in maniera solidale. I dettagli dipenderanno prò dalle singole polizze.
Un’assicurazione obbligatoria garantirebbe una maggiore sicurezza, afferma a SEIDISERA il direttore dell’Associazione istituti cantonali di assicurazione per gli immobili: “un’assicurazione cantonale obbligatoria garantisce un più alto livello di solidarietà. Per tutti i proprietari valgono le stesse regole e i premi sono generalmente più bassi”. Tuttavia, “se il Vallese o il Ticino vogliono introdurre questo sistema è una scelta che spetta ai loro cittadini e alla politica.”
Quanto sono straordinari i danni di Blatten? “L’entità dei danni - con la combinazione tra frana, smottamento del ghiacciaio e inondazione - è notevole”, ha sottolineato Michael Wieser, ma “il tipo di danni non è insolito. Basti pensare alla frana del Pizzo Cengalo, in Bregaglia nel 2017, oppure a quanto avvenuto lo scorso anno in Mesolcina”.