L'Orchestra della Svizzera romanda (equivalente dell'OSI, Orchestra della Svizzera italiana) in questo fine 2018 festeggia i cento anni dalla sua fondazione realizzando, tra le altre cose, un cofanetto commemorativo di cinque dischi che ne "immortala" le registrazioni dei suoi primi cento anni.
"La nostra storia è costituita da musica francese, forse anche tedesca e russa, ma ci sono pure parecchie creazioni di musica contemporanea. È un'orchestra che ha un grande repertorio", ha detto il direttore (dal 2017), l'inglese Jonathan Nott. Riscoprire la forza della musica classica suonata dal vivo, infatti, è il primo obiettivo.
"Queste opere pongono le questioni eterne della vita umana e danno qualche risposta. Ci fanno riflettere sul senso della vita e della morte, sono queste le domande che mi interessano, ma che ogni musicista vi investa tutta la sua energia è un risultato che non è molto semplice da trovare", ha concluso Nott.
Per saperne di più: il sito web dell'OSR