Domenica prossima, 26 ottobre, si ritorna all’ora solare: pertanto, le lancette degli orologi (analogici) dovranno essere spostate all’indietro di un’ora (dalle 03:00 alle 02:00). Gran parte degli orologi delle stazioni ferroviarie, dei campanili, delle scuole e dei dispositivi mobili cambieranno l’ora automaticamente.
La maggioranza dei Paesi europei adottò l’ora legale a partire dal 1973 – in risposta alla crisi petrolifera – mentre la Svizzera la introdusse nel 1981.
Un tema da sempre dibattuto
Dal 1996, tutti gli Stati dell’Unione Europea e la Svizzera hanno sincronizzato il cambio d’orario: un’ora avanti l’ultima domenica di marzo e un’ora indietro l’ultima domenica di ottobre. A livello europeo, l’abolizione del cambio d’ora è oggetto di dibattito politico da anni, ma finora non sono state adottate decisioni concrete.
Il 20 ottobre scorso il premier spagnolo Pedro Sánchez ha dichiarato che “cambiare l’ora due volte l’anno non ha più senso”, citando sondaggi secondo cui la maggior parte di spagnoli ed europei si dice contraria.
Uno studio del 2023 del Laboratorio Federale di prova dei materiali e di ricerca (EMPA) ha confermato che l’adozione dell’ora legale consente un risparmio di energia: con l’orario estivo, infatti, molti impiegati escono dagli uffici un’ora prima, riducendo così l’uso dei condizionatori nei momenti più caldi del pomeriggio. Questo permette di spegnerli o di limitarne l’intensità, contribuendo al risparmio di elettricità.
Cambio dell'ora, problemi di sonno
Prima Ora 22.10.2025, 18:00

La Svizzera, un’isola senza ora legale
RSI Archivi 11.05.1978, 13:13