Ignazio Cassis questa mattina è andato dritto al punto con Ayman Safadi, ministro degli Affari esteri giordano, con il quale ha approfondito il piano di pace americano per la Striscia di Gaza. Il consigliere federale si trova infatti in Medio Oriente per il suo tour diplomatico, che proseguirà in Iraq e Kuwait.
Con Safadi si è concentrato su tre punti principali, ha indicato ai microfoni della RSI. Il primo, e più immediato, riguarda l’aiuto umanitario, il secondo la stabilizzazione del cessate il fuoco e il terzo quello “di dare all’autorità palestinese una chance di diventare Stato”.
E proprio riguardo al riconoscimento dello Stato di Palestina, la Svizzera cosa intende fare? Cassis resta cauto ma aperto: “La Svizzera lo farà appena c’è un piano di soluzione a due Stati credibile come quello che è stato annunciato adesso dall’autorità palestinese. Quindi adesso facciamo tutto il possibile per sostenere le autorità palestinesi e mettere in atto questo piano e lungo questo percorso ci sarà il momento anche per una decisione a questo proposito”. Per arrivare alla soluzione dei due Stati, stando a Cassis e al suo omologo Safadi, ci vorrà in ogni caso un impegno coordinato della comunità internazionale.
Sugli aiuti umanitari, invece, la Svizzera si è appena mossa stanziando due milioni di franchi. Si tratta di un aiuto che riguarda soprattutto cibo e protezione, spiega Cassis, ma “l’aiuto umanitario significa anche educazione e salute”. Il consigliere federale è consapevole che questo sostegno dovrà crescere nel tempo. E qui le possibilità sul medio e lungo termine sono due: o verranno sostenute agenzie dell’ONU, o si procederà con delle collaborazioni bilaterali con altri Paesi della regione. Una decisione che, ha detto Cassis, dovrebbe arrivare probabilmente entro la fine dell’altro.
La Svizzera, stando al nostro consigliere federale, potrà poi dare un forte sostegno nell’elaborare un processo costituzionale di governance per arrivare, come già annunciato dalle autorità palestinesi a delle elezioni al più tardi un anno dopo il cessate il fuoco, quindi ottobre 2026. Inoltre, per stabilizzare il cessate il fuoco, andrà definito chi avrà quale competenza.

Aiuti svizzeri per Gaza
Telegiornale 23.10.2025, 20:00






