La procura di Neuchâtel ha comunicato sabato di aver aperto un’indagine penale nei confronti di un 25enne algerino che venerdì è penetrato in una scuola elementare di Cortaillod, facendo attivare – fatto molto raro – uno speciale protocollo che ha portato all’intervento di decine di agenti.
Paura in una scuola nel Canton Neuchâtel
Telegiornale 09.12.2023, 20:00
È stato escluso il movente terroristico. L’uomo era però noto con diverse identità a diverse forze di polizia di altri Paesi europei, soprattutto per atti di violenza, hanno reso noto ministero pubblico e polizia cantonale.
Era arrivato in Svizzera mercoledì, in treno a Ginevra. Lo stesso giorno si era recato al Centro di accoglienza federale di Boudry (CFA) per presentare una domanda di asilo.
Sottoposto a cure psichiatriche
Dato il suo stato mentale, era stato sottoposto a cure psichiatriche ed era stato tenuto in osservazione per tutta la notte. Era stato poi riportato al centro di accoglienza nel primo pomeriggio di giovedì e a causa del suo comportamento definito “agitato” era stata allertata l’équipe medica.
Tuttavia, il giovane non aveva dato seguito all’appuntamento con il personale del centro, abbandonando la struttura. Venerdì è poi riapparso nella scuola elementare.
Il giovane è stato fermato venerdì intorno alle 14.45 dopo che il cosiddetto protocollo “Amok” di prevenzione delle aggressioni nelle scuole è stato attivato, facendo così intervenire 34 agenti di polizia, compresi i membri del gruppo interventi speciali.
Nessun legame con il terrorismo
Le autorità di Neuchâtel non hanno finora raccolto prove che indichino un legame con il terrorismo. Il sospetto era disarmato quando è entrato nella scuola. Non è entrato negli edifici scolastici, ma si trovava nel cortile dell’istituto. Si è mosso tra gli edifici, comportandosi in modo “irregolare”.
L’uomo è stato notato dagli insegnanti, che hanno informato il custode. Durante il contatto tra il sospetto, un insegnante e il custode, il 25enne ha gridato “Allah Akbar” “in modo minaccioso”, è stato reso noto in giornata.
La polizia cantonale e la procura hanno inoltre dichiarato che a seguito di quanto successo, non è necessario adottare ulteriori misure per garantire la sicurezza delle scuole.