Il foie gras ha fatto il suo ingresso giovedì al Consiglio degli Stati che ha approvato, con un solo voto di scarto (19 a 18), in forma modificata una mozione del Nazionale. La proposta iniziale perorava "tout court" il divieto d'importazione del pregiato paté quando ottenuto con alimentazione forzata ("gavage") dei volatili. La Camera alta ha invece optato per una dichiarazione obbligatoria sul metodo di allevamento.
Un divieto di importazione violerebbe sia il diritto dell'OMC (Organizzazione mondiale del commercio) sia l'accordo agricolo con l'UE, ha spiegato Benedikt Würth (C/SG) a nome della commissione. Inoltre, probabilmente, nella Svizzera romanda si creerebbe un turismo d'acquisto verso la Francia.
Il consigliere nazionale UDC, Martin Haab, nel suo atto parlamentare, sosteneva che non sia più accettabile far subire agli animali enormi e inutili tormenti, ricordando come in Svizzera la produzione di foie gras sia vietata da oltre 40 anni.

RG 12.30 del 29.06.22: il servizio di Maria Jannuzzi sulle iniziative contro l’importazione di pellicce e foie gras
RSI Info 29.06.2022, 12:51
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