Lo scambio di informazioni fra autorità mediche e giudiziarie (quando l'interesse pubblico è in gioco) sarà iscritto nella legge sull'esecuzione delle pene nel canton Vaud, che prevede inoltre la soppressione dell'effetto sospensivo per le decisioni contestate davanti all'autorità di ricorso, che sarà il Tribunale cantonale. Il progetto concretizza un rapporto sugli insegnamenti tratti dall'uccisione della giovane Marie, nel maggio del 2013 a Payerne.
La ragazza era rimasta vittima di un pregiudicato che l'aveva già aggredita in precedenza ma che nel gennaio dello scorso anno aveva potuto comunque tornare agli arresti domiciliari.
La vicenda aveva anche dato origine a una vertenza a proposito della sorveglianza delle autorità giudiziarie. L'ex procuratore e deputato ticinese Dick Marty è stato incaricato di approfondire la questione, sollevata già nel 2012 da tre atti parlamentari, in cui si preconizzava in particolare la creazione di un consiglio superiore della magistratura.
ATS/pon