I ricercatori hanno installato nove fototrappole nel Parco nazionale svizzero, che hanno registrato più di 43 ore di immagini grezze su diverse settimane, indica il Politecnico di Losanna (EPFL), e sono poi state elaborate minuziosamente, utilizzando strumenti di intelligenza artificiale (IA) per rilevare e seguire ogni animale.
L’IA per analizzare il comportamento degli animali (19h30, RTS, 08.07.2025)
L’EPFL descrive MammAlps come il primo set di dati multimodali, multivista e riccamente annotati sul comportamento della fauna selvatica. Questa nuova risorsa potrebbe rappresentare una svolta nel monitoraggio della fauna e di sforzi di conservazione, secondo l’istituto. L’obiettivo del progetto è infatti di conoscere meglio la fauna selvatica nel suo ambiente per proteggerla meglio.
I dati raccolti vengono elaborati per identificare gli animali, contarli, ma soprattutto per analizzare una ventina di comportamenti, come mangiare, camminare, annusare, grattarsi, fare il bagno e accoppiarsi.
Se i comportamenti più semplici, come il camminare, possono essere identificati con una sola immagine, altri richiedono il collegamento di più sequenze. “Ci sono comportamenti più complessi che necessitano di un contesto spaziale o temporale più ampio, come la caccia o la predazione”, spiega Valentin Gabeff, dottorando presso il Laboratorio di scienza computazionale per l’ambiente e l’osservazione della Terra dell’EPFL (ECEO), ai microfoni di RTS.
Questa tecnica è interessante anche perché si tratta di un approccio “non invasivo e rispettoso dell’animale”, sottolinea Devis Tuia, responsabile del laboratorio ECEO. “Non è necessario catturare l’animale, né sedarlo per applicargli un collare o un sensore”.
La raccolta delle immagini è iniziata nell’estate del 2023 e continua ancora oggi, mentre il Politecnico intende moltiplicare le osservazioni in tutte le stagioni
Più trasparenza sulla sofferenza degli animali
Tra le righe 02.07.2025, 15:00
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