Nella seduta di mercoledì 28 maggio il Consiglio federale ha nuovamente discusso della guerra nella Striscia di Gaza tra Israele e l’organizzazione terroristica Hamas e ha analizzato la situazione nel dettaglio. Il governo ha espresso profonda preoccupazione per le intollerabili sofferenze della popolazione civile colpita e ha chiesto un accesso umanitario illimitato e la fine immediata delle ostilità.
Una settimana fa il Consiglio federale ha stanziato dieci milioni di franchi svizzeri per gli operatori umanitari nei Territori palestinesi occupati e continua a fare pressione, anche a livello internazionale, per una soluzione politica del conflitto. Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), Ignazio Cassis, ha informato dettagliatamente gli altri membri dell’esecutivo sugli ultimi sviluppi in campo militare, umanitario e diplomatico.
In considerazione del fatto che i negoziati per la fine delle ostilità tra Israele e Hamas procedono molto lentamente, il Consiglio federale avanza le seguenti tre richieste a entrambe le parti in conflitto: 1) massima priorità all’accesso umanitario; 2) rilascio immediato degli ostaggi e cessate il fuoco; 3) intensificazione degli sforzi diplomatici.
In una nota diffusa venerdì, il Consiglio federale ha affermato che “senza il rilascio completo e incondizionato di tutti gli ostaggi da parte di Hamas difficilmente si potrà arrivare a un cessate il fuoco duraturo. Né le Nazioni Unite, né le organizzazioni multilaterali né i singoli Stati possono attualmente imporre una soluzione. Tuttavia, gli sforzi diplomatici - pure da parte svizzera - proseguiranno con determinazione”.

Nuove tensioni a Gaza
Telegiornale 29.05.2025, 12:30