Il Consiglio federale ha deciso di stanziare 20 milioni di franchi - di cui 11 milioni per l’UNRWA - destinati alle popolazioni toccate dal conflitto nei Territori palestinesi occupati (TPO) e nei Paesi circostanti. Lo ha annunciato mercoledì, rinnovando il proprio appello a Israele al rispetto del diritto umanitario a Gaza, e ad Hamas a rilasciare tutti gli ostaggi. Lo scorso marzo il Consiglio degli Stati aveva bocciato una mozione che chiedeva la sospensione immediata del sostegno finanziario svizzero all’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi.
II finanziamento deciso dal Consiglio federale all’UNRWA è destinato a sostenere le attività dell’agenzia ONU a favore dei 3,5 milioni di profughi in Giordania, Libano e Siria.
Nove milioni, precisa una nota governativa, sono destinati a quattro organizzazioni umanitarie, ossia il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF), il Programma alimentare mondiale (PAM), l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e la Croce Rossa Svizzera / Mezzaluna Rossa Palestinese per le loro attività nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est.
Il budget umanitario totale per i Territori nel 2025 ammonta a 21 milioni. Ai 9 milioni concessi oggi si aggiungono i 12 milioni già stanziati quest’anno per le organizzazioni umanitarie partner della Svizzera, tra cui il PAM, il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) e alcune organizzazioni non governative (ONG) svizzere.
Sul piano delle reazioni politiche, si registra per ora quella del PS che, in una presa di posizione, ha espresso critiche, definendo “devastante che questi fondi non saranno destinati a Gaza”.

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