Svizzera

Il preventivo della Confederazione va ai tempi supplementari

Si delineano differenze profonde nelle priorità di spesa fra destra e sinistra

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Preventivo della Confederazione, spese per 91 miliardi

Telegiornale 04.12.2025, 20:00

Di: Telegiornale-Daniele Papacella/M. Ang. 

Le cinque ore di dibattimenti di giovedì non sono bastate al Consiglio nazionale per vagliare le dozzine di proposte di modifica, apportate dalle Commissioni. E si delineano differenze profonde nelle priorità di spesa fra destra e sinistra. Il preventivo per il 2026 contempla un nuovo record di spesa: quasi 91 miliardi di franchi, 3 miliardi e mezzo in più rispetto all’anno scorso. Il deficit previsto dal governo è di 350 milioni. Di fronte all’impennata delle uscite e al deficit, la maggioranza borghese si appella alla disciplina finanziaria. “Le entrate non mancano ma le spese crescono ancor più rapidamente. Crescono per decisioni popolari, per compiti essenziali come la difesa, che oggi più che mai non sono più un’opzione ma che devono essere al centro dell’attività politica”, dice Alex Farinelli, consigliere nazionale PLR-TI. Mentre dal canto suo Yvonne Bürgin, consigliera nazionale Centro-ZH dichiara: “Le finanze federali rimangono sotto pressione. Continuiamo a spendere più di quello che incassiamo. Questa non è una politica sostenibile”. E Michael Götte, consigliere nazionale UDC-SG, dice che: “Dobbiamo imparare di nuovo a risparmiare. Non può essere che i media ci accusino di aver perso la bussola e di non essere in grado di controllare le uscite. Qui dobbiamo avere il coraggio di intervenire e lo dobbiamo dimostrare”.

Ma la sinistra non condivide i risparmi chiesti dalla destra, soprattutto sull’aiuto allo sviluppo o sulle misure che toccano il personale federale. “I tagli alle prestazioni che ci sottoponete non sono una necessità finanziaria. È una scelta politica, una scelta che privilegia lo smantellamento dello Stato a delle scelte volte al futuro”, sostiene Tamara Funiciello, consigliera nazionale PS-BE.

Da parte sua, la consigliera federale Karin Keller Sutter chiede di seguire governo e Consiglio degli Stati, ammonendo: “Con l’una o l’altra variante, non cambia il fatto che a partire dal 2027 ci vorranno nuovi tagli. Il programma di sgravio rimane necessario”.

I dibattiti sul preventivo, sulla pianificazione finanziaria dei prossimi anni e sulle misure per ridare stabilità alle finanze pubbliche, continueranno nelle prossime due settimane di sessione.

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