Svizzera

Infrastrutture critiche nel mirino degli hacker

In Svizzera oltre 100 attacchi in poco più di quattro mesi - L’analisi dell’esperto di sicurezza informatica Alessandro Trivilini

  • Oggi, 05:43
  • Un'ora fa
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Attacchi informatici contro enti pubblici: 24 in 4 mesi

Telegiornale 24.08.2025, 20:00

Di: Telegiornale/Pa.St. 

Gli attacchi vengono perpetrati di nascosto. I criminali spesso sono entità invisibili, che si muovono con grande destrezza nel cyberspazio. Ma quando colpiscono, fanno male e possono causare danni enormi. Stiamo parlando della cybercriminalità, che anche in Svizzera è sempre più diffusa.

Per le autorità federali, proteggere popolazione ed economia dalla criminalità informatica è diventata una priorità. E per poter osservare la situazione e proteggere altre istituzioni, dal mese di aprile di quest’anno per i gestori di infrastrutture critiche è obbligatorio segnalare qualsiasi attacco subito.

Ebbene, stando all’Ufficio federale per la cibersicurezza, sono stati colpiti anche enti pubblici. Da aprile ad agosto, ci sono stati ben 24 attacchi: 10 a livello comunale, 5 cantonale e 9 a livello federale.

attacchi informatici

Attacchi a enti pubblici tra aprile e agosto 2025

  • RSI

E nel mirino dei pirati informatici finiscono sempre più spesso anche altre strutture nevralgiche: aeroporti, ospedali o aziende attive nei trasporti pubblici. Nel dettaglio, la Confederazione segnala 8 attacchi a istituzioni sanitarie, 9 nel settore dell’istruzione, 5 nelle telecomunicazioni, 3 ad aziende elettriche e 4 attacchi a fornitori di acqua potabile. A questi se ne sommano altri, in settori come le assicurazioni o la finanza, per un totale di 106 attacchi.

attacchi informatici

Attacchi a strutture nevralgiche tra aprile e agosto 2025

  • RSI

Per migliorare ancora la trasparenza, da ottobre si passerà dal semplice obbligo di notifica a un sistema di multe per chi non comunicherà di essere stato vittima di un cyberattacco.

L’IA che facilita la costruzione degli attacchi e un ecosistema sempre più complesso

Oltre 100 attacchi a infrastrutture critiche in poco più di quattro mesi in Svizzera. “È un dato altamente sottovalutato” afferma Alessandro Trivilini, responsabile Servizio informatica forense della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI), interpellato dal Telegiornale della RSI. Da una parte, sottolinea, “siamo entrati appieno nell’evoluzione dell’intelligenza artificiale generativa, che facilita la costruzione di attacchi”, dall’altra “la sicurezza informatica è diventata più complessa”, in cui gli attacchi colpiscono un ecosistema formato da fornitori, consulenti, aziende di servizi a istituzioni.

Negli attacchi, continua Trivilini, vengono presi di mira gli enti pubblici, perché si tratta di “soldi facili”. Gli enti pubblici devono infatti rispondere ai cittadini per quanto riguarda la protezione dei loro dati sensibili. “Non possono permettersi di dire che non erano preparati, quindi: o evitano l’attacco oppure pagano il riscatto”.

Ma cosa devono fare ditte e gestori di infrastrutture critiche per proteggersi? Innanzitutto si devono rendere conto se fanno parte dei gestori di infrastrutture critiche, spiega ancora l’esperto. “In un piccolo Comune della Valle di Muggio che ha in gestione l’acquedotto, il sindaco ha le stesse responsabilità tecniche del direttore dell’AIL, che fornisce acqua a una grossa città” afferma, a titolo di esempio. È quindi fondamentale “adeguarsi alle normative attuali e assicurarsi che tutti i fornitori e consulenti da cui si ricevono servizi informatici siano adeguati e formati, e questo nel tempo e non una volta all’anno, perché gli attacchi continuano a cambiare” conclude Trivilini.

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Attacchi cyber, parla l'esperto

Telegiornale 24.08.2025, 20:00

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