L’intelligenza artificiale (IA) sta trasformando rapidamente anche il mondo della scuola. Per questo i Cantoni della Svizzera latina, Ticino compreso, hanno deciso di adottare una strategia comune che valorizzi il potenziale di questa tecnologia e ne controlli i rischi. Il nuovo approccio mira a sostenere gli insegnanti, proteggere gli allievi e garantire coerenza nelle pratiche educative.
La Conferenza intercantonale ha quindi stabilito tre priorità: formare i docenti, definire regole d’uso e sviluppare competenze critiche. Previste misure operative già da questo anno scolastico, con nuove guide e risorse didattiche. Un sistema di osservazione congiunto monitorerà gli sviluppi tecnologici, armonizzando le pratiche di valutazione e certificazione.
L’IA, viene riconosciuto, può supportare la qualità dell’insegnamento, ma se usata in modo etico e trasparente. La Conferenza sottolinea però che l’interazione umana resta centrale nel processo educativo.
Un sistema di osservazione congiunta, sviluppato con il contributo delle alte scuole romande e del Politecnico federale di Losanna, permetterà di anticipare le evoluzioni tecnologiche e di armonizzare le pratiche, in particolare nel campo della valutazione e della certificazione
Il Ticino anticipa le raccomandazioni
Anche il Ticino, membro della conferenza intercantonale, ha contribuito alla redazione della strategia. E l’ha fatta propria.
Ai microfoni del Radiogiornale della RSI, Daniele Parenti - che per il Canton Ticino è direttore del centro di risorse didattiche e digitali – spiega che: “Siamo piuttosto proattivi. Stavamo già adattando queste raccomandazioni al nostro piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese”.
Attualmente, l’IA non è ancora utilizzata nelle scuole ticinesi se non in progetti sperimentali. “Ci stiamo concentrando sull’ambito prettamente educativo, sull’uso consapevole e sullo sviluppo di uno spirito critico riguardo all’intelligenza artificiale”, precisa Parenti.
L’obiettivo è sviluppare una strategia cantonale completa entro la fine del 2026. Questa includerà vari aspetti: integrazione delle raccomandazioni nazionali; formazione degli insegnanti; tutela dei dati personali; sostenibilità.
“Stiamo mappando le sperimentazioni in corso per integrarle in una strategia più ampia e organica”, conclude Parenti.

Radiogiornale delle 09:00 del 04.12.2025: il servizio di Umberto Gatti
RSI Info 04.12.2025, 08:56
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