I bambini possono crescere felici anche se ad accudirli sono coppie dello stesso sesso. La pensa così un’ampia maggioranza di svizzeri - di età compresa tra i 15 e gli 80 anni - stando a quanto rivela oggi l’Ufficio federale di statistica (UST).
La percezione degli elvetici nei confronti dei genitori dello stesso sesso è cambiata notevolmente in positivo nel corso dell’ultimo decennio. Nel 2013, infatti, solo il 40% delle persone dai 15 agli 80 anni era convinta che i figli allevati da coppie omosessuali potessero “crescere felici e vivere appieno la propria vita”. Nel 2023 la quota di chi condivideva questo pensiero è salita al 64%, fa sapere l’UST. Una visione più progressista, dunque, che però viene espressa oggi maggiormente dalle donne (2013: 47%, 2023: 72%) che dagli uomini (2013: 32%, 2023: 56%).
Lo studio ha messo in risalto anche altri atteggiamenti della popolazione nei confronti della famiglia e dei cosiddetti ruoli di genere. Come ad esempio il classico concetto secondo cui sia il marito a dover portare a casa la proverbiale “pagnotta”. Alla domanda “se sia compito dell’uomo guadagnare lo stipendio ed occuparsi così del sostentamento della famiglia”, nel 2013 il 39% ha risposto di “sì”, mentre nel 2023 la percentuale è scesa al 24%.
Cala inoltre anche la percentuale di persone che considerano la donna più adatta ad accudire i figli rispetto al marito: nel 2013, il 51% degli interrogati dichiarava che la moglie è “più brava ad occuparsi dei bambini”, due anni fa la quota di coloro che condividevano l’affermazione è scesa al 35%.
Ruoli di genere e percentuali di lavoro, Ticino più tradizionalista
Dalla statistica emergono però anche chiare differenze regionali, come ad esempio per quanto riguarda la suddivisione dell’attività lavorativa nella vita di coppia.
Nella Svizzera tedesca (56%) e in Romandia (54%), la maggior parte degli intervistati sostiene che la “formula” più apprezzata e diffusa è quella più equa, con “entrambi i genitori che lavorano a tempo parziale”. Nella Svizzera italiana solo il 43% ha dichiarato di favorire questa suddivisione degli impieghi.
In Ticino, stando all’UST, è altrettanto popolare il modello secondo il quale “la madre lavora a tempo parziale e il padre a tempo pieno” (41%). Mentre nelle altre regioni linguistiche questo concetto è decisamente meno diffuso (30% nella Svizzera tedesca e 29% nella Svizzera romanda).
Da notare che in tutte le regioni linguistiche, e in particolare nella Svizzera francese, il modello secondo cui “entrambi i genitori lavorano a tempo pieno” oppure quello che prevede che solo “un genitore lavora mentre l’altro resta a casa” sono poco graditi.

Un'infografica ricavata dai dati e che illustra i dati relativi alle famiglie in Svizzera
Notiziario 14.00 del 13.05.2025