Ticino e Grigioni

Occhi dall’alto: la Svizzera avanti nello sviluppo dei droni

Sviluppi civili e test militari - Il direttore Nicklaus Stocker: a Lodrino il centro di competenze si concentra “sull’utilizzo nell’ambiente alpino che è particolarmente ostile”

  • Oggi, 05:47
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Droni: tecnologia in volo

Prima Ora 17.12.2025, 18:00

Di: Prima Ora / Telegiornale / pon 

La ricerca in Svizzera nel campo dei droni è fra le più avanzate e ha un avamposto anche in Ticino, lo Swiss Drone Competence Center che ha sede nell’Innovation Park di Lodrino. Ospite a Prima Ora della RSI, il direttore del centro di competenze, Nicklaus Stocker, ha spiegato quali siano oggi gli ambiti di impiego: non solo la sorveglianza, ma anche “il trasporto di merci verso zone discoste, o fra ospedali come si era visto negli anni scorsi in Ticino”. Oppure ancora “il monitoraggio di ambienti alpini, nella prevenzione di valanghe o frane”. A Lodrino ci si sta concentrando soprattutto “sull’utilizzo dei droni in ambiente alpino, che è molto ostile per le condizioni climatiche, i venti forti, ma anche le onde radio che non arrivano perfettamente in tutte le piccole valli”. Questo sia per il soccorso, dove il drone “può essere un ausilio nella ricerca di dispersi”, permettendo di “identificare prima dove si trova la persona” cercata, che per il monitoraggio, per esempio “l’analisi dell’aria come del terreno”.

Il centro di competenze ha sede all'aeroporto di Lodrino

Il centro di competenze ha sede all'aeroporto di Lodrino

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“Prime aziende stanno già operando in questo contesto, ma c’è ancora bisogno di tanta ricerca e di tanto sviluppo per essere efficaci ed efficienti in questi ambienti”, ha aggiunto Stocker, ricordando poi che settori diversi hanno esigenze diverse.

Il centro di competenze è coinvolto anche in un progetto dell’Ufficio federale dell’aviazione civile, perché va perfezionato anche il coordinamento fra “il nuovo fruitore dei cieli, che è il drone” e l’aviazione classica, “aerei ed elicotteri sia civili che militari”. L’integrazione “sarà garantita con nuove tecnologie di controllo e probabilmente limitazioni, per esempio di altezze di volo”. Limiti già esistono, “ma non in termini di numero di droni, quanto di ambienti in cui è possibile operare, altitudini e zone protette”.

Swisscom fra i fornitori di servizi: è lei che monitora Blatten

Le scoperte e le loro applicazioni in questo campo procedono a un ritmo elevato, tanto che l’uso dei droni è ormai quasi irrinunciabile per molte aziende. Fra queste Swisscom, particolarmente attiva nell’offerta di servizi in questo campo, che attualmente effettua per esempio la sorveglianza di un ampio corridoio sopra Blatten, il villaggio vallesano in gran parte spazzato via dal crollo del ghiacciaio e della montagna nel mese di giugno.

Blatten dall'alto, l'immagine è di settembre

Blatten dall'alto, l'immagine è di settembre

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“Per prima cosa si tratta di proteggere le persone e quindi di evitare che qualcuno acceda alla zona di pericolo. Il secondo motivo è che vogliamo proteggere anche gli edifici ancora intatti da atti di vandalismo e furti. E poi c’è una terza ragione. Con il drone possiamo rilevare eventuali incendi nell’area”, come spiegato dal municipale Elmar Ebener.

Il drone, dotato di telecamera termica che facilita l’individuazione delle persone, è pilotato da Berna, guidato attraverso la rete della telefonia, non c’è bisogno che l’operatore sia fisicamente sul posto. Il responsabile dell’area droni e robotica dell’azienda, Philipp Eder, spiega che “è sufficiente adottare le precauzioni dovute in questi casi. E cioè avere sotto controllo il traffico aereo in quella zona e conoscere preventivamente i rischi legati alla conformità del terreno”.

Quello di Blatten è un impiego fuori dall’ordinario. Ma l’utilizzo dei robot volanti è tutt’altro che raro. “Al giorno d’oggi le autorità usano molto i droni, perché sta diventando un mezzo di lavoro sempre più utile e importante. È una tendenza in crescita praticamente in tutto il mondo”, afferma ancora Eder. Questa tecnologia si rivela utile soprattutto in aree sensibili, sia pubbliche (come gli aeroporti o le carceri), che private (zone industriali o commerciali), in caso di eventi affollati o per l’impiego di forze di soccorso. Il servizio di Swisscom si rivolge soprattutto, ma non solo, a clienti istituzionali.

Con la diffusione dei droni, aumentano anche le contromisure. Per proteggere gli aeroporti, per esempio, un’antenna dotata di jammer, in grado di disturbare le frequenze e costringere questi apparecchi a un atterraggio di emergenza, che facilita anche l’individuazione del pilota. Christian Schubert dell’Ufficio federale dell’aviazione civile conferma che le “incursioni” nelle aree riservate all’aviazione civile non sono rare: “Ad oggi ne abbiamo registrati circa 50 nelle immediate vicinanze degli aeroporti. È però importante dire che non abbiamo prove o supposizioni che si trattasse di azioni criminali, bensì di imprudenze da parte di piloti amatoriali”.

A Hinterrhein testati droni militari

Niente a che vedere, quindi, con il conflitto in corso fra Russia e Ucraina, che ha portato i droni al centro dell’attenzione non solo del mondo civile ma anche di quello militare. Sui campi di battaglia del Donbass sono tragici protagonisti, ma anche l’esercito svizzero si interessa sempre più alle loro potenzialità. Dall’8 dicembre e fino a questo venerdì sulla piazza di tiro di Hinterrhein, nei Grigioni, la Task force droni diretta da Thomas Rothacher con la collaborazione di armasuisse, dell’esercito e di partner esterni sta testando le potenzialità di piccoli droni da attacco e da difesa, allo scopo di accelerare lo sviluppo e connettere l’industria e la ricerca scientifica con le forze armate.

Un drone da difesa testato sulla piazza di tiro di Hinterrhein

Un drone da difesa testato sulla piazza di tiro di Hinterrhein

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Vengono testate la controllabilità, la robustezza, il comportamento di reazione e l’efficacia, senza – si precisa – che sia garantito un futuro acquisto. Nell’ottica di ridurre la dipendenza dall’estero, la maggior parte dei sistemi arriva da fornitori svizzeri.

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