Là dove c’era una centrale nucleare potrebbe sorgere il più grande impianto a batterie della Svizzera. C’è infatti anche Mühleberg tra le località in cui il gruppo energetico bernese BKW sta valutando la realizzazione di impianti in grado di accumulare grandi quantità di energia per breve tempo. Un modo per far fronte alla produzione poco costante delle rinnovabili.
“Soluzioni 2030”, questo è il nome della strategia delle cavie per un sistema energetico che richiede sempre più flessibilità. Per effetto delle rinnovabili, solare ed eolico, in estate viene spesso prodotta più energia di quella consumata. “Ed è qui che entrerebbero in gioco i grandi impianti a batteria”, ha spiegato a Radio SRF il responsabile del progetto, Marcel Bühlmann. “Sono batterie in grado di accumulare l’energia prodotta in eccesso di giorno dal solare e restituirla nelle ore in cui c’è carenza”.
Sono quattro i siti esaminati dalle cave nei cantoni Berna e Jura. Tra questi, l’impianto più grande sarebbe realizzato sull’ex terreno della centrale nucleare di Mühleberg.
Centrale nucleare di Mühleberg
Studi di fattibilità dovranno chiarire questioni tecniche ed economiche entro la primavera, poi si deciderà. In Svizzera esistono già progetti e impianti simili, ma quello previsto a Mühleberg sarebbe di dimensioni ben maggiori, con una capacità di stoccaggio pari a 800 megawattora, quanto basta per fornire corrente a circa mezzo milione di economie domestiche per 2 ore.
Grandi numeri, ma tempi ristretti, perché mentre i bacini idroelettrici possono immagazzinare l’energia per lunghi periodi, ad esempio in vista dell’inverno, le batterie si presterebbero piuttosto agli sbalzi di breve durata, entrambe soluzioni per stabilizzare la rete. Per la BKW sarebbe anche un modo per guadagnare vendendo elettricità quando la richiesta e i prezzi salgono.






