Migliaia di persone si sono riunite sabato pomeriggio nella città di Berna per esprimere la loro solidarietà con Gaza. L’ATS parla di 5’000 manifestanti alla partenza, mentre un comunicato degli organizzatori (Amnesty) stima in 20’000 la partecipazione complessiva. I media locali riferiscono di 10’000 persone. In ogni caso Piazza federale nel tardo pomeriggio appariva colma. Nell’ambito della manifestazione, che è stata autorizzata, è stato chiesto al Consiglio federale di lavorare per un cessate il fuoco nella Striscia.

Poco prima della marcia era difficoltoso accedere nel punto di raccolta sulla Schützenmatte, come ha osservato un reporter dell’agenzia di stampa Keystone-SDA. I molti manifestanti, come rivelano i cartelli, provenivano da ogni parte del Paese.
La manifestazione è stata indetta da varie organizzazioni, tra cui l’Unione sindacale svizzera, Amnesty International, il Partito socialista, i Verdi e il movimento di cittadini Campax. Il corteo, dopo essere passato per Kornhausplatz, ha raggiunto Piazza federale.

Tra le persone che hanno preso la parola su Piazza federale c’è stata anche l’ex consigliera federale Ruth Dreifuss. Dopo aver ricordato di essere nata in una famiglia ebrea, la ginevrina ha accusato il governo israeliano “di condurre una guerra non solo contro il terrorismo di Hamas, ma contro il popolo palestinese”. Colei che è stata in governo dal 1993 al 2002 ha detto di non potersi identificare con la posizione attuale del Consiglio federale: “non esiste neutralità di fronte alla violazione dei diritti umani”, ha sostenuto.
Critiche all’esecutivo sono giunte anche dalla presidente del sindacato UNIA Vania Alleva, secondo cui “l’inazione del nostro governo è inaccettabile”. “Chi oggi tace, si rende complice del governo israeliano di estrema destra guidato da Netanyahu”, ha dichiarato il co-presidente socialista Cédric Wermuth nel suo intervento.
Più dure le parole della presidente dei Verdi Lisa Mazzone: “Fin dall’inizio di questa catastrofe umanitaria, il Consiglio federale si trova sistematicamente dalla parte sbagliata della Storia”. Per la ginevrina, il ministro degli esteri Ignazio Cassis è colpevole di disinformazione e propaganda a favore di Netanyahu. “Un consigliere federale del genere - ha aggiunto - non ha posto nel Paese depositario delle Convenzioni di Ginevra”.
Durante il corteo il traffico stradale nella zona è stato completamente bloccato, con una forte presenza delle forze dell’ordine. A fine maggio una manifestazione non autorizzata per Gaza, sempre a Berna, era degenerata: gli agenti avevano usato gas lacrimogeni, proiettili di gomma e un cannone ad acqua.

Gaza, situazione drammatica
Telegiornale 19.06.2025, 20:00