Svizzera

Nuove ombre sugli F-35

Alla base dell’acquisto dei caccia, perizie costose e non accurate: il ruolo di uno studio legale e di una società di consulenze

  • Oggi, 13:45
  • Oggi, 13:52
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Sul discusso dossier, le ricostruzioni di due testate domenicali

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Di: Radiogiornale-Alessio Veronelli/ARi 

Perizie costose e non accurate alla base dell’acquisto degli F-35. Sono le nuove ombre che due testate domenicali - NZZ am Sonntag e Sonntagszeitung - evocano oggi sui nuovi aerei da combattimento destinati all’esercito. Oltre ai costi, che verosimilmente sono destinati a lievitare e non di poco, sorgono adesso interrogativi anche su come e da chi è stato elaborato il relativo contratto. I dubbi si focalizzano sullo studio legale zurighese incaricato di fornire le perizie, nonché sulla società di consulenze a cui lo studio si era affidato.

Le perizie in questione, effettuate dallo studio legale Homburger di Zurigo sarebbero già costate 875’000 franchi: 550’000 dei quali destinati, con un sottomandato volto a valutare la plausibilità finanziaria del contratto, ad una società di consulenze gestita da Alexander Gut, figlio di Rainer già presidente onorario di Credit Suisse.

02:35

RG 12.30 del 20.07.2025 - Alessio Veronelli in collegamento da Berna con Monica Fornasier

RSI Info 20.07.2025, 13:46

Su questa società, e sulle sue competenze per un dossier del genere, sono però stati sollevati dei dubbi. Anzitutto poiché specializzata in transazioni nel settore privato. Ma poi anche perché in alcuni casi non si era dimostrata un granché, e le due testate riportano in questo senso alcuni esempi. E anche all’interno del Dipartimento federale della difesa (DDPS), c’è stato chi non vedeva di buon occhio questo modo di procedere. Ma a non essere del tutti convinti erano anche i legali di Homburger, che hanno così preparato due altre perizie dopo un intervento del capo dell’armamento.

Il tutto, facendo lievitare i costi. Ma a questo punto, chi deve esser ritenuto responsabile? È lo studio legale, secondo un esperto di diritto commerciale chiamato in causa dai due domenicali. E non tanto per questo inghippo, quanto sul contratto globale per l’acquisto dei caccia ad un “prezzo fisso” che tale non è e che potrebbe costare alla Confederazione più di un miliardo di franchi in più. Stando poi allo stesso esperto anche uno stagista avrebbe dovuto realizzare che “prezzo fisso”, per gli statunitensi, significa un prezzo fissato inizialmente, che poi però può diventare flessibile.

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