Svizzera

“Destabilizzazione russa”, l’UE sanziona un ex colonnello svizzero

Jacques Baud, 70 anni, analista e anche ex agente dei servizi di informazione, è accusato di fare propaganda a favore del Cremlino

  • Ieri, 10:13
  • Ieri, 11:16
Il Cremlino e la bandiera russa
01:33

Radiogiornale delle 07:00 del 16.12.2025: il servizio di Maria Jannuzzi

RSI Info 16.12.2025, 10:06

  • Archivio Keystone
Di: Radiogiornale/ATS/ludoC 

L’Unione Europea (UE) lunedì ha sanzionato dodici fra persone ed entri accusati di essere coinvolte in campagne russe di destabilizzazione. Tra queste persone, spicca anche uno svizzero, ex agente dei servizi di informazione ed ex colonnello dell’esercito elvetico: Jacques Baud.

Sulla Gazzetta ufficiale dell’UE, si legge che Baud – 70 anni, ex alto ufficiale e analista strategico – “è ospite regolare di programmi televisivi e radiofonici filorussi. Funge da portavoce della propaganda filorussa e formula teorie complottiste, ad esempio accusando l’Ucraina di orchestrare la propria invasione per aderire alla NATO”.

Jacques Baud, sostiene Bruxelles, “è pertanto responsabile di mettere in atto azioni o politiche attribuibili al governo della Federazione russa che compromettono o minacciano la stabilità o la sicurezza di un paese terzo (l’Ucraina), o sostiene tali azioni o politiche, tramite l’uso della manipolazione delle informazioni e delle ingerenze”.

La decisione dell’Unione Europea comporta il congelamento dei beni di Baud, il divieto di viaggio nell’UE e l’interdizione di qualsiasi transazione finanziaria.

La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) è a conoscenza della decisione emanata dal Consiglio europeo, nel quale sono rappresentati tutti i 27 Stati membri. Tuttavia, la Svizzera non adotterà l’ultima lista di sanzionati, ha indicato lunedì sera a Keystone-ATS la stessa SECO. Il motivo è che Berna non ha aderito al regime di sanzioni di Bruxelles dell’ottobre dello scorso anno in relazione alle minacce ibride della Russia. La Confederazione ha invece ripreso le sanzioni contro la Federazione russa decise dall’UE alla fine di febbraio 2022, poco dopo che le truppe di Mosca hanno attaccato l’Ucraina.

Baud, come scritto, appare regolarmente in programmi televisivi e radiofonici filorussi. Dallo scoppio della guerra in Ucraina ha pubblicato diversi libri sul conflitto. Nelle ultime settimane il suo nome è riemerso su vari media svizzeri per aver curato una mostra sullo spionaggio in Svizzera durante la Seconda guerra mondiale, inaugurata lo scorso novembre al castello di Morges.

Altre persone ed entità sanzionati

L’Unione Europea ha imposto sanzioni anche nei confronti di John Dougan, ex vicesceriffo della Florida fuggito in Russia nel 2016. Il 49enne è accusato di gestire da Mosca una rete di falsi siti d’informazione chiamata CopyCop, che diffonde notizie inventate e contenuti deepfake generati dall’IA. Secondo l’UE, Dougan avrebbe legami con i servizi segreti militari russi e riceverebbe istruzioni per influenzare le elezioni occidentali.

Tra i sanzionati figura anche il 142° battaglione russo di guerra elettronica, sospettato di disturbare i segnali GPS di aerei civili nei Paesi baltici. Bruxelles ha inoltre colpito cinque persone e quattro entità legate alle esportazioni petrolifere russe attraverso la cosiddetta “flotta fantasma”.

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