La commissione della politica estera del Consiglio degli Stati (CPE-S) ha approvato - con 10 voti favorevoli e 2 astenuti - il mandato negoziale tra Svizzera e Stati Uniti sui dazi. Ieri (lunedì) il mandato era stato approvato dalla commissione omologa del Consiglio nazionale (CPE-N).
La decisione della CPE-S, ha spiegato alla stampa di Palazzo federale il presidente della commissione Carlo Sommaruga (PS/GE), è stata presa dopo aver sentito il consigliere federale Guy Parmelin e la segretaria di Stato dell’economia Helene Budliger Artieda.
Sommaruga ha sottolineato che la commissione non intende divulgare i dettagli del mandato negoziale poiché ciò “indebolirebbe la posizione negoziale della Svizzera”. Questa decisione non vuole però essere una critica alla CPE-N (che ieri aveva fornito maggiori dettagli, ndr.): “È il nostro modo di lavorare, abbiamo sempre fatto così”, ha detto Sommaruga, chiarendo che, qualora nel corso dei negoziati emergessero nuovi temi non previsti dal mandato negoziale, le commissioni della politica estera dovranno non solo essere informate ma anche consultate.
Quanto ai ventilati investimenti per 200 miliardi di franchi negli Stati Uniti, Sommaruga ha spiegato che la questione è stata discussa approfonditamente e che il Consiglio federale ha ribadito come, nella dichiarazione d’intenti, la Svizzera non abbia assunto alcun impegno. Ieri il consigliere nazionale Laurent Wehrli (PLR/VD), membro della CPE-N, aveva dichiarato che un eventuale investimento di 200 miliardi di franchi negli Stati Uniti avverrebbe esclusivamente a titolo privato.

Dazi USA al 15% retroattivamente
Telegiornale 10.12.2025, 20:00










