A Ginevra è nato un nuovo polo di intelligenza artificiale per la salute, frutto della collaborazione fra Ospedale Universitario, Dipartimento della sanità e il centro Wyss. Obiettivo: sviluppare terapie avanzate nei disturbi neurologici e psichiatrici.
Mille metri quadrati, 50 collaboratori, 2,7 milioni di franchi: sono i numeri del nuovo polo IA di Ginevra, che da pochi giorni, offre consultazioni specialistiche nell’ambito delle neuroscienze. “Questo polo è importante perché accoglierà pazienti nel campus biotech. Qui potranno ricevere cure specialistiche nell’ambito dell’offerta ospedaliera e, nel caso lo desiderino, potranno partecipare a delle ricerche cliniche insieme ai nostri partner”, spiega alle telecamere del Telegiornale della RSI Coralie Fournier, responsabile del progetto Polo IA.
In una sala di consultazione Indrit Bègue, professoressa di neuroscienze UNIGE, mostra alle telecamere della RSI come viene effettuata la stimolazione transcraniale magnetica, una tecnica che utilizza i campi magnetici per modulare l’attività del cervello. Serve a ripristinare alcuni circuiti legati a sintomi psichiatrici come la pazzia.
Nella sala della realtà virtuale, attraverso un visore e le indicazioni per una corretta respirazione, il paziente può raggiungere uno stato di tranquillità. “Con questo progetto vorremmo offrire una trattamento non invasivo per pazienti che soffrono di disturbi di ansia”, spiega Sriparna Ghosal, del Wyss Center per la Bioingegneria e la Neuroingegneria.
Ansia, depressione, schizofrenia, traumi cerebrali: il nuovo polo di Ginevra punta a offrire soluzioni personalizzate, rese possibili dall’intelligenza artificiale.







