L'UDC vuole un secondo seggio in Consiglio federale e sta già preparando l'assalto alla poltrona di Eveline Widmer-Schlumpf, nell'attesa che la responsabile del Dipartimento federale delle finanze chiarisca se intende o meno ripresentarsi per un terzo mandato il 9 dicembre. Sono dieci i nomi sulla lista della commissione cerca presieduta dal consigliere nazionale argoviese Ernst Hasler, la cui scelta sarà nota a fine novembre. I due favoriti sono il responsabile delle costruzioni del canton Zugo Heinz Tännler e il grigionese Heinz Brand, presidente di Santésuisse, che parla italiano e trova il sostegno dei democentristi ticinesi.
I possibili candidati dell'UDC al Consiglio federale
Il primo obiettivo democentrista sarà però di evitare un nuovo scandalo come quello del 2011, quando il designato Bruno Zuppiger si dovette ritirare perché finito nei guai con la giustizia. È questo forse il solo ostacolo per Tännler, che ha lavorato come giurista per la FIFA.
Altri nomi che circolano con frequenza sono quelli dello sciaffusano Hannes Germann, che piace agli altri ma non tanto ai suoi perché meno rigido sull'asilo e aperto ai bilaterali, e di un altro consigliere nazionale, Hansjörg Knecht. Quest'ultimo è andicappato dalla presenza in Governo di un'argoviese (Doris Leuthard), mentre Albert Rösti deve fare i conti con ben due ministri bernesi (Simonetta Sommaruga e Johann Schneider-Ammann) così come il capogruppo Adrian Amstutz. Quest'ultimo si è chiamato però fuori, come il "senatore" turgoviese Bruno Eberle. Se si volesse cercare un romando, le alternative sarebbero il vodese Guy Parmelin che sulle onde della RTS si è già detto interessato, o il ginevrino Yves Nidegger, quest'ultimo però decisamente un falco.
pon/ATS