Il secondo appuntamento politico del 2015 dopo le cantonali conferma l’assetto politico del Ticino. A scriverlo, sul Corriere del Ticino, è il condirettore Fabio Pontiggia, riferendosi al risultato ottenuto ieri da Lega e UDC e alla mancata riconquista al Nazionale del secondo e terzo seggio a favore, rispettivamente, di Socialisti e Liberali-radicali. Il quadro generale troverà molte conferme alle comunali del 2016, afferma Pontiggia. Sempre sul Corriere, Giovanni Galli osserva: “Un rullo compressore UDC ha travolto avversari e pronostici”, fino al punto di mettere in pericolo la rielezione di in Governo di Eveline Widmer-Schlumpf.
“Se gli svizzeri hanno l’impressione che i politici facciano “melina” intorno all’applicazione del voto contro l’immigrazione di massa, è probabile che vadano a rafforzare i partiti (Lega e UDC) che si mostrano inflessibili in proposito”, scrive il direttore, Claudio Mésoniat sul Giornale del Popolo. “La quasi fotocopia alla lente”, è invece il titolo dell’editoriale del direttore de laRegione, Matteo Caratti. “Ci sono tutti (i consiglieri nazionali ticinesi, ndr.), tranne Pierre Rusconi sorpassato sul filo di lana da Marco Chiesa, e tutti sorridono”, scrive riferendosi alla crescita del movimento di Via Monte Boglia e alla sostanziale tenuta delle altre formazioni. “PLR e UDC all’Assemblea federale non hanno la maggioranza assoluta, ma ci vanno molto vicini”, scrive invece Edy Bernasconi, che aggiunge: “Basterebbe qualche franco tiratore per cambiare le carte in tavola durante l’elezione del nuovo Consiglio federale”.
Il trionfo delle destre campeggia in prima pagina anche sui giornali svizzero tedeschi e romandi: “La Svizzera vuole più UDC” titola la Bernerzeitung. “Il ritorno alla normalità”, è invece il titolo dell’editoriale di apertura della Neu Zürcher Zeitung: PLR e UDC hanno il dovere di trovare posizioni di compromesso, si legge sulle colonne del foglio zurighese.
“La dimostrazione di forza dell’UDC, che ha saputo trarre vantaggio dal contesto internazionale marcato dalla crisi migratoria”, scrive da parte sua il ginevrino Le Temps.
Le elezioni svizzere sui siti web internazionali
Le elezioni federali hanno trovato spazio pure sui quotidiani e siti internet internazionali. “La paura dell’immigrazione fa volare la destra in Svizzera”, si legge tra le pagine estere de La Stampa. La Confederazione, che vede cambiare il mondo attorno a sé, si affida a due destre: quella nazionalista e conservatrice dell’UDC e quella liberale e filo europea del PLR, afferma invece il Corriere della Sera, che si chiede: “Per mantenere la secolare pax helvetica meglio aggrapparsi ai tradizionali valori di neutralità e isolamento oppure cedere sovranità all’Europa e alla comunità internazionale?”. “La destra xenofoba vola nel voto svizzero”, è infine il titolo dell’articolo di oggi , lunedì 19 ottobre, su laRepubblica.
Il sito web del francese Le Monde, da parte sua, dà spazio al tracollo dei Verdi e alle preoccupazioni della copresidente Adèle Thorens, secondo cui la sterzata a destra del paese metterebbe in pericolo la svolta energetica e l’uscita dal nucleare. Il trionfo della destra viene rimarcato anche sui siti web di alcune testate anglosassoni: Swiss elections: anti-immigration SVP party heading for record victory; Swiss Right Makes Gains in Election; Switzerland Swings to Right, as Anti-Immigration Party Wins Election; Swiss far right gains in election shadowed by migrant worries, scrivono rispettivamente the Guardian, Wall Street Journal, Newsweek e Financial Times.
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