Svizzera

Prezzo del latte, Guy Parmelin capisce le rivendicazioni

Il consigliere federale prende atto della richiesta di aumentare il supplemento del formaggio, ma avverte: mancano le basi legali per attuarla - Accolto invece “con favore” l’incremento del prezzo indicativo

  • 3 marzo, 14:29
  • 3 marzo, 15:49
GuyParmelin

Il consigliere federale Guy Parmelin

  • Keystone
Di: ATS/LP

Le richieste dell’Interprofessione del latte (la piattaforma comune dell’economia lattiera svizzera, detta IP Latte) sono chiare: aumentare di tre centesimi il supplemento per il latte trasformato in formaggio e aumentare di altrettanti tre centesimi il prezzo indicativo del latte.

La prima non può essere soddisfatta, perché mancano le basi legali per farlo. La seconda invece è stata “accolta con favore”. A dirlo il capo del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca Guy Parmelin, che, in un’intervista rilasciata domenica sul SonntagsBlick, ha spiegato ostacoli e opportunità dell’attuale economia casearia.

L’aumento sul supplemento per il formaggio

La richiesta di IP Latte per un aumento di tre centesimi sul supplemento per il latte trasformato in formaggio (il segmento LTO+) non può essere attualmente accontentata. Oggi come oggi la legge fissa questo supplemento a 15 centesimi; se dovesse essere aumentato, dovrebbe essere il Parlamento a deciderlo, perché questo richiederebbe una modifica del testo. Guardando su scala nazionale, questo supplemento costerebbe al contribuente dai 50 ai 60 milioni di franchi, ha spiegato il capo dipartimento.

Secondariamente, secondo Guy Parmelin, l’aumento avrebbe “effetti negativi” sull’equilibrio tra produzione di formaggio e offerta di burro. Il settore della produzione nazionale di burro si indebolirebbe, minacciando la “sicurezza di approvvigionamento a lungo termine” del Paese.

Sull’argomento si è anche pronunciato Urs Wiedmer, portavoce del Dipartimento. Il “supplemento per il formaggio” non ha lo scopo di regolare le variazioni del prezzo di mercato del latte a breve termine, ma di correggere lo squilibrio competitivo tra la produzione svizzera di formaggio e quella estera.

L’aumento del prezzo indicativo del latte

Notizie rincuoranti arrivano invece sul tema del prezzo indicativo del latte (segmento A). La proposta di aumentare di tre centesimi al litro il prezzo del bene è stata “accolta con favore” da Parmelin, come annunciato venerdì.

Inizialmente i produttori avevano proposto un aumento immediato di quattro centesimi, ma l’idea non ha trovato la maggioranza all’interno del comitato di IP Latte.

Come detto, IP Latte è la piattaforma comune dell’economia lattiera svizzera. Riunisce 35 organizzazioni regionali e nazionali di produttori e trasformatori del latte, nonché aziende del settore industriale e della vendita al dettaglio.

Il latte in Svizzera

L’IP Latte divide i prodotti lattieri in quattro distinti segmenti: A, B, C e LTO+. Per ognuno di questi segmenti, l’associazione stabilisce i prezzi indicativi dei beni, confrontandosi con la situazione relativa del mercato di riferimento. Nel segmento A troviamo il latte prodotto per i beni caseari destinati al mercato svizzero. Nel segmento LTO+ si stabilisce invece il prezzo che si applica al latte per la produzione di formaggio grasso.

Nei segmenti B e C si ritrova invece il latte indirizzato al mercato estero: i segmenti contengono prodotti in polvere proveniente da latte scremato, che vengono poi lavorati e trasformati in beni caseari fuori dalla Svizzera.

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