Svizzera

Profughi, i timori dei cantoni

Aumento degli arrivi: Berna invitata a non farsi cogliere impreparata

  • 7 novembre 2015, 10:40
  • 1 giugno, 17:47
Profughi iracheni a Buchs (SG) nel settembre 2015

Profughi iracheni a Buchs (SG) nel settembre 2015

  • ©Keystone - Archivio

Dalla fine di ottobre vi è stato un aumento sensibile di arrivi di profughi in Svizzera. Lo ha affermato sabato in un’intervista a Radio SRF Hans-Jürg Käser, presidente dei capi dei Dipartimenti cantonali di giustizia e polizia.

Questo afflusso è fonte di preoccupazione poiché creerà inevitabilmente qualche problema e tensione. In base all’accordo di Dublino, le autorità possono rifiutare l’ingresso in Svizzera rinviando le persone interessate al primo paese che le ha ospitate ma non è facile stabilire di quale nazione si tratta.

Berna: situazione sotto controllo

Venerdi rappresentanti di Confederazione e cantoni hanno discusso di come affrontare questa situazione. I cantoni non nascondono i loro timori e non vogliono essere colti impreparati: Berna getta acqua sul fuoco e assicura che esistono i presupposti per gestire al meglio questi arrivi quantitativamente elevati se sarà necessario.

Solo se le strutture di accoglienza dovessero essere a lungo messe sotto pressione potrebbe essere necessario prendere misure non previste dalle attuali disposizioni.

La Segreteria di Stato della migrazione negli scorsi giorni ha corretto al rialzo le previsioni circa gli arrivi di nuovi rifugiati, da 31'500 a 34'000 nell’arco di 12 mesi.

mas

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