Dal 1° gennaio, l’età massima per svolgere il servizio nella protezione civile in Svizzera passerà da 36 a 40 anni. Lo ha deciso mercoledì il Consiglio federale, che punta così a contrastare il calo degli effettivi.
La misura fa parte di un più ampio progetto adottato dal Parlamento a marzo. Nel 2021, l’età limite era stata abbassata da 40 a 36 anni per offrire maggiore flessibilità, ma ora si è reso necessario un nuovo intervento. Una disposizione transitoria consente già ai Cantoni di estendere il limite di età.
Oltre all’innalzamento dell’età massima, il progetto prevede altre disposizioni che entreranno in vigore a inizio anno: il governo definirà le regole per istruzione, perfezionamento e formazione continua, oltre alla gestione degli eventi legati alla coordinazione dei trasporti e all’ancoraggio legale dei punti di incontro d’emergenza cantonali.
Il progetto prevede anche la possibilità di obbligare i civilisti a prestare fino a 80 giorni di servizio nella protezione civile in caso di carenza di personale, pari a un quarto della loro obbligazione. Questa misura, contestata durante i dibattiti, sarà applicata solo come ultima risorsa e non entrerà in vigore prima del 2027.
La protezione civile conta circa 57’000 membri, contro un obiettivo nazionale di 72.’000. Con un ritmo di 4’000 nuove reclute l’anno, senza interventi il numero potrebbe scendere a 50’000 entro il 2030, riducendo le prestazioni del servizio.

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Notiziario 12.11.2025, 14:00
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