Sarà vietata la vendita delle “puff bar” monouso

La vendita in Svizzera di sigarette elettroniche monouso, le cosiddette “puff bar”, sarà vietata. Lo ha deciso mercoledì il Consiglio degli Stati approvando una mozione del consigliere nazionale Christophe Clivaz (Verdi/VS) e già adottata dalla Camera del popolo. Nel dettaglio, l’atto parlamentare chiede di modificare la legge federale sui prodotti del tabacco e le sigarette elettroniche per vietare la vendita dei prodotti monouso. Il divieto non riguarderà quindi le “e-cig” ricaricabili.

Questa sigaretta elettronica non ricaricabile e monouso è un prodotto colorato e attrattivo con i suoi aromi zuccherati al sapore di frutta, è stato sottolineato in aula. I produttori, praticamente tutti cinesi, si rivolgono quindi direttamente ai giovani. Gli ambienti della prevenzione del tabagismo, ma pure gli insegnanti, sono molto preoccupati per queste “bombe di nicotina”.

Queste sigarette, giunte sul mercato svizzero nel 2020, sono inoltre un grosso problema dal punto di vista ecologico poiché finiscono perlopiù nella pattumiera, quando non nell’ambiente, nonostante contengano componenti plastiche, elettroniche e chimiche. Nel 2022 si stima a dieci milioni il numero di “puff bar” importate in Svizzera, e la tendenza è all’aumento.

Sempre in quest’ottica va ricordato che sempre gli Stati mercoledì hanno deciso che la pubblicità del tabacco sarà parzialmente vietata sulla stampa scritta discutendo, a livello di divergenze, la modifica di legge chiamata ad applicare l’iniziativa popolare “Giovani senza tabacco”, accolta in votazione nel 2022.

La revisione proposta dal Consiglio federale concretizza quanto contenuto nell’iniziativa, ossia il divieto di tutte le forme di réclame del tabacco accessibili ai minori sulla stampa, agli eventi aperti ai giovani e in materia di sponsorizzazioni. I “senatori” si sono allineati a tutte le proposte formulate dal Nazionale.