Svizzera

Seconda prova per la DPI

Il 5 giugno si vota sulla modifica della legge sulla medicina della procreazione. Governo e parlamento favorevoli

  • 02.05.2016, 12:37
  • 07.06.2023, 19:33
Possibile verificare già prima della gravidanza la presenza di malattie ereditarie

Possibile verificare già prima della gravidanza la presenza di malattie ereditarie

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Il 5 giugno voteremo per la seconda volta nello spazio di poco tempo sulla diagnosi preimpianto (DPI). Circa un anno fa, sempre in sede di votazione popolare, abbiamo infatti creato la base costituzionale per poterla effettuare. Ora va modificata la legge sulla medicina della procreazione (LPAM). Questa tappa è determinante per autorizzare concretamente le DPI su tutto il territorio nazionale. Contro questa modifica è stato lanciato un referendum corredato da 58'112 firme valide. Lo hanno promosso tre diversi comitati composti da politici e organizzazioni sociali.

Il contenuto del progetto

La modifica della LPAM abolisce l’attuale divieto e autorizza la DPI in Svizzera. L’esame genetico degli embrioni ottenuti mediante fecondazione artificiale potrà essere eseguito in due casi.

Il primo è quello delle coppie portatrici di una grave malattia ereditaria. Il secondo concerne invece le coppie che non possono avere figli in modo naturale. Restano vietati tutti gli altri esami sugli embrioni. Ogni coppia è libera di decidere se far eseguire una DPI. Il medico è tenuto a fornire loro la debita consulenza. La DPI non viene rimborsata dall’assicurazione malattia.

La modifica della legge prevede che possano essere aggiornati sino a 12 embrioni per ciascun ciclo di trattamento. Inoltre permette di selezionare e impiantare nell’utero materno anche solo uno di essi e di conservare gli altri in vista di un ulteriore trattamento.

Grazie alla DPI le coppie portatrici di gravi malattie ereditarie possono inoltre sincerarsi già prima della gravidanza che il loro bambino non sarà affetto da tale malattia. Oggi questi test possono essere eseguiti soltanto durante la gravidanza.

Il parere di Governo e Parlamento

Grazie alla DPI, un procedimento medico consolidato da oltre 20 anni e autorizzato in numerosi paesi, Governo e Parlamento intendono evitare alle coppie portatrici di una grave malattia ereditaria di dover essere costretti a decidere se interrompere o meno la gravidanza. Potranno infatti sottoporre a esame l’embrione prima del suo impianto nell’utero materno.

La DPI favorirà inoltre una gravidanza senza complicazioni per le coppie che non possono avere figli in modo naturale. Permette infatti di selezionare e impiantare nell’utero materno un embrione che presenti buone probabilità di svilupparsi.

Dal profilo etico Consiglio federale e Parlamento ritengono che i limiti stabiliti dalla legge permettano di evitare la selezione di embrioni in base al sesso o altre caratteristiche fisiche e la procreazione di “bambini salvatori”, le cui cellule staminali siano destinate a fratelli o sorelle malati.

L’opinione dei comitati referendari

Il comitato interpartitico “No alla DPI” si oppone alla legge perché prediligeva la proposta, più moderata, presentata inizialmente dal Consiglio federale, la quale prevedeva test genetici solo per i diretti interessati, il divieto di svolgere test cromosomici e un numero massimo di 8 embrioni per ciclo di trattamento.

Il comitato “no a questa LPAM”, composto da 50 parlamentari provenienti da tutte le aree politiche, motiva la sua opposizione con il fatto che la legge permette di selezionare e gettare embrioni prodotti in laboratorio e questo anche a coppie che non sono portatrici di gravi malattie ereditarie.

Infine il Comitato “Diversità invece di selezione – No alla legge!”, composto da 18 organizzazioni sociali, si oppone alla modifica di legge in quanto ritiene eticamente inaccettabile una così ampia selezione di embrioni.

SP

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