Il divieto totale di accattonaggio nel canton Vaud, entrato in vigore un anno fa, ha prodotto i primi risultati sullo spazio pubblico di Losanna. Nel 2019, le denunce sono state 125 e la presenza di mendicanti lungo i marciapiedi è divenuta sempre più sporadica.
Nel capoluogo cantonale "il bilancio generale, rispetto alle situazioni precedenti, è molto soddisfacente. Il divieto ha avuto un effetto immediato ed efficace", ha indicato il municipale responsabile della sicurezza Pierre-Antoine Hildbrand.
L'accattonaggio è ancora presente, ma è sempre meno visibile poiché i medicanti si confondono tra la folla e chiedono denaro camminando e - nella maggior parte dei casi - in modo non aggressivo. Il divieto totale di accattonaggio, accettato di misura dal parlamento nel 2016 ed entrato in vigore il primo novembre 2018, prevede che i mendicanti siano puniti con una multa da 50 a 100 franchi. La sanzione va dai 500 franchi ai 2'000 per coloro che incitano i minori o che organizzano una rete.
Misura arrivata fino a Strasburgo
La misura aveva fatto discutere: dopo essere stati sconfessati prima dalla Corte costituzionale cantonale e poi dal Tribunale federale nell'ottobre 2018, i ricorrenti - otto mendicanti svizzeri e rom, sostenuti da alcune personalità, tra cui l'ex consigliere agli Stati Luc Recordon (Verdi/VD) - si sono rivolti alla Corte europea dei diritti dell'uomo. Al momento però non ci sono sviluppi.





