Smentire i sondaggi, con la mobilitazione

Balthasar Glättli vive con la moglie e con la figlia di cinque anni nell’ex quartiere industriale di Zurigo. È cresciuto però nell’Oberland zurighese.

Classe 1972, sin da ragazzo, dice Glättli, ha voluto impegnarsi per la protezione dell’ambiente e la giustizia sociale. "Ho sempre saputo che la più grande questione è come ci comportiamo con la natura, con il clima, con la vita".

I Verdi sono stati subito la sua casa politica. E nelle file degli ecologisti ha fatto carriera, fino a diventarne presidente nel 2020. Studi di filosofia, una passione per la lettura, l’informatica e il violino.

Nel nostro incontro ci parla del suo partito, di giustizia climatica e di protezione della natura. "Noi siamo quelli che portano avanti questi temi con più competenza". Ma, aggiunge poi, i Verdi hanno un programma politico completo, costruito in quaranta anni di esistenza. Alloggio e casse malati sono ad esempio due altri temi centrali, dice.

Un partito che secondo i sondaggi è però in calo di consensi, dopo la forte progressione di 6,1 punti percentuali registrata alle federali di quattro anni fa.

Ma i membri del partito sono in crescita, sottolinea Glättli. In queste settimane di campagna il presidente dei Verdi punta allora sul loro impegno, sulla loro mobilitazione, affinché trasmettano il loro entusiasmo alle elettrici e agli elettori, per permettere così al partito di mantenere, o rafforzare, il suo peso politico a Berna.