Negli Stati Uniti la stretta sull’immigrazione da parte dell’amministrazione Trump ha colpito anche cittadini svizzeri. Lo ha reso noto domenica il SonntagsBlick, che parla di tre persone con passaporto rossocrociato che sono state arrestate dalle autorità dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE).
Per tutti e tre i cittadini si è trattato di un caso di “overstay”, cioè un soggiorno negli Stati Uniti per un periodo superiore a quello consentito dal visto o dall’autorizzazione ESTA, come ha confermato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) al domenicale. Non è noto per quanto tempo siano stati trattenuti, ma - lo dice ancora il DFAE - il loro rientro è avvenuto con il primo volo disponibile per la Svizzera. Nel frattempo sono tutti liberi.
Si parla di tre persone, che sono gli unici casi noti alle autorità elvetiche. Non è possibile stimare il numero di quelli non segnalati.
Negli scorsi mesi il DFAE ha aggiornato le proprie raccomandazioni di viaggio per gli Stati Uniti, sottolineando che in caso di violazione delle disposizioni d’ingresso “si rischia l’espulsione, l’arresto, la detenzione e/o una multa”.
Verso un ulteriore inasprimento delle regole d’ingresso
Nel frattempo l’amministrazione Trump vuole rendere più severe le regole d’ingresso nel Paese per i visitatori che possono viaggiare negli Stati Uniti per 90 giorni con l’autorizzazione elettronica ESTA: l’intenzione di Washington è di richiedere ai visitatori la cronologia delle attività online degli ultimi cinque anni.
Mondiali 2026: visti USA, nuove regole e polemiche sui controlli social
Kappa e Spalla 11.12.2025, 17:35
Contenuto audio





