Svizzera

TIR taroccati: così sono scovate le “bombe” su gomma

A Erstfeld opera uno degli otto Centri di controllo svizzeri del traffico pesante, un altro è a Giornico - Carichi eccessivi, ma anche difetti sui veicoli emergono dalle ispezioni

  • 29 aprile, 05:45
  • 29 aprile, 06:24

Camion non in regola

Telegiornale 28.04.2024, 20:00

Di: TG/RSI Info

È una deviazione obbligatoria. I camion in viaggio lungo l’asse del San Gottardo devono passare da qui, il Centro di controllo del traffico pesante di Erstfeld. Il triage decide chi dovrà affrontare l’ispezione. Quello urano, assieme all’analoga struttura di Giornico, è uno degli otto centri che verificano in Svizzera il traffico pesante su gomma. Con risultati allarmanti, il 30% dei camion ispezionati non è in regola. Spesso perché troppo carichi, o per difetti tecnici o perché gli autisti non hanno rispettato i tempi di riposo.

“Guardiamo la videocamera, se un camion è troppo alto, troppo voluminoso o se non dà una buona impressione visiva, lo mandiamo sicuramente al controllo”, spiega alla RSI il collaboratore del servizio traffico Beat Arnold.

Ma anche camion all’apparenza in ordine sono sottoposti a verifiche a campione. L’autista di un TIR rumeno la prende con filosofia: “È la seconda volta in un mese che mi controllano, ma va bene così”, dice alle telecamere del TG. Anche questa volta tutto risulta in regola: veicolo, carico e documenti.

Non è invece per niente in ordine un camion polacco, controllato quello stesso giorno. Il sospetto è che il sistema AdBlue sia stato manipolato. Un nuovo scanner speciale permette agli ispettori di esaminare a fondo il software del veicolo. “C’è una anomalia nel sistema AdBlue. Ci deve essere stata una riprogrammazione. Dobbiamo controllare più a fondo”, dice Patrick Zurfluh, capo controllo tecnico del Centro Traffico pesanti del Canton Uri.

L’AdBlue è una miscela di urea e acqua che serve per ridurre del 90% le emissioni inquinanti nei motori diesel. “Verifico la quantità di AdBlue nel serbatoio - spiega Daniel Baumann del controllo tecnico - . Poi misuro la qualità dell’AdBlue e la sua concentrazione. Se è troppo alta significa che la miscela è lì da troppo tempo e quindi non è stato usato. Se è troppo bassa, ci potrebbe essere stata diluizione con l’acqua”.

C’è chi manipola il sistema Adblue per risparmiare sui costi e aggirare le norme sulle emissioni e la tassa sul traffico pesante. Sono state identificate 132 manipolazioni di questo tipo lo scorso anno, quasi esclusivamente su camion dall’estero. Cifre relativamente basse in termini assoluti, ma i casi sono in forte aumento negli ultimi anni, anche perché vengono sempre più scoperti grazie ai nuovi scanner, dice l’Ufficio federale delle strade (USTRA).

“I controlli vengono effettuati per motivi di sicurezza e ambientali e anche per impedire distorsioni del mercato fra gli autotrasportatori. Riteniamo che i controlli a campione avranno anche un effetto deterrente”, afferma Jérome Jacky, portavoce dell’USTRA.

Al centro di controllo di Erstfeld, un’occhiata sotto il camion rivela però anche altri problemi nel TIR polacco. “Questo freno non funziona, questo disco è rotto all’esterno, anche questo è rotto”, indica il capo controllo tecnico.

Il bilancio non è dei più tranquillizzanti: 6 dischi dei freni difettosi, effetto frenante insufficiente, 4 ammortizzatori rotti più la manipolazione dell’ADBlue. Un caso estremo, questo, secondo la polizia. Il camion così non può circolare. Dovrà essere riparato in un’officina della regione, prima di poter ripartire, e l’autista deve depositare una cauzione di 5’000 franchi.

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