Svizzera

Taiwan: Pechino tuona contro la Svizzera

"Grossolana interferenza": l'ambasciata cinese a Berna reagisce duramente dopo il "sì" del Nazionale alla mozione per il rafforzamento dei legami con Taipei - Critiche a Ueli Maurer

  • 4 maggio 2023, 11:33
  • 28 giugno 2023, 09:15
"Non c'è che una sola Cina nel mondo", sottolinea la rappresentanza di Pechino in una sua dichiarazione

"Non c'è che una sola Cina nel mondo", sottolinea la rappresentanza di Pechino in una sua dichiarazione

  • reuters
Di: ATS/ARi

Dura reazione di Pechino alla mozione approvata dal Consiglio nazionale, martedì scorso, per il rafforzamento dei legami con Taiwan.

L'ambasciata cinese a Berna, in una presa di posizione pubblicata sul proprio portale Internet oggi, giovedì, ha definito il voto come una "grossolana ingerenza" negli affari interni della Repubblica popolare. "Alcuni parlamentari hanno fatto al riguardo dichiarazioni irresponsabili", si legge nella nota. "Non c'è che una sola Cina nel mondo", afferma la rappresentanza diplomatica, sottolineando che la One-China policy "è anche la base delle relazioni diplomatiche con la Svizzera".

Nella dichiarazione si chiede quindi che il Nazionale si attenga a questo principio e che "smetta di interferire nelle questioni interne della Cina". La Confederazione non riconosce Taiwan come Stato indipendente ma, nonostante l'assenza di relazioni diplomatiche, intrattiene rapporti con Taipei segnatamente a livello di esperti. La mozione approvata dal Nazionale, secondo i suoi promotori, si prefigge di sostenere la collaborazione fra parlamentari svizzeri e di Taiwan in aree di comune interesse: fra queste, il rafforzamento della democrazia e l'approfondimento degli scambi economici, politici, scientifici e culturali.

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Critiche a Ueli Maurer dopo visita ambasciata Cina

Ueli Maurer lo scorso 12 aprile, lo stesso giorno in cui il Consiglio nazionale ha approvato una mozione con la quale si chiede di rafforzare i legami con il Parlamento di Taiwan, si è recato in visita dall'ambasciatore di Cina a Berna Wang Shihting. Lo ha reso noto la rappresentanza di Pechino martedì e la cosa ha suscitato una serie di critiche all'ex consigliere federale.

Il portavoce del Consiglio federale André Simonazzi ha indicato che la visita non è stata effettuata a nome del governo o della Svizzera. Ueli Maurer non aveva alcun mandato. Neppure il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) è stato informato dell'incontro. "Si è trattato di una visita privata dell'ex consigliere federale", ha precisato la Cancelleria federale che ha fatto anche riferimento riferimento al cosiddetto "Aide-mémoire", il codice di condotta dei consiglieri federali. Una delle disposizioni disciplina principalmente l'attività lucrativa degli ex ministri elvetici. Dopo il loro pensionamento dovrebbero astenersi dalle attività nelle quali potrebbero sorgere conflitti di interesse a causa della loro precedente carica.

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