Alcuni corpi di polizia abuserebbero dei test del DNA: è la preoccupazione espressa da un gruppo di parlamentari, come riporta domenica Le Matin Dimanche. In Svizzera, i dati sono archiviati nella banca dati CODIS, gestita dalla polizia federale. Nel 2001, un anno dopo la sua istituzione, CODIS contava 1'854 campioni, nel 2008 104'625 e nel 2017 191'000, con un aumento dell'83% in un decennio.
In particolare, alcuni corpi di polizia sarebbero particolarmente "zelanti": nel 2018 a Ginevra sono stati chiesti oltre 2'900 campioni, mentre a Losanna e a Berna rispettivamente 1'658 e 1'200, riferisce il domenicale. L'organismo di controllo parlamentare sull'amministrazione ritiene eccessivi e persino al di fuori del quadro legislativo questi numeri.