Il Senato degli Stati Uniti ha ratificato mercoledî l'accordo per evitare le doppie imposizioni con la Svizzera, bloccato da circa un decennio. Il trattato, che richiedeva due terzi dei voti, è stato accolto con 95 voti favorevoli contro 2.
L'accordo riguarda tutte le entità che hanno legami con l'estero nell'ambito delle imposte sul reddito e sul patrimonio. Ora il trattato non dovrà essere di nuovo essere sottoposto alle Camere federali.
Secondo il regolamento del Senato americano, un solo deputato può impedire che un progetto di legge sia trattato da tutta la Camera. E per anni il senatore repubblicano Rand Paul si è opposto alla convenzione sulla doppia imposizione (CDI), che era già stata firmata nel 2009. A suo parere il testo vìola la privacy.
Però, secondo SRF, Mitch McConnell, il leader della maggioranza repubblicana al Senato, ha trovato il modo di convincere i colleghi: l'accordo agevola le autorità americane nell'ottenere informazioni da quelle svizzere in caso di sospetto di evasione fiscale.
Parallelamente alla CDI con la Svizzera, il Senato degli Stati Uniti ha ratificato gli accordi con il Giappone e il Lussemburgo, anch'essi bloccati da anni.
Gli accordi ora approvati promuovono gli scambi con i partner commerciali, attirano investitori stranieri e combattono l'evasione fiscale attraverso lo scambio di informazioni, ha dichiarato alla Reuters il senatore democratico Ron Wyden.
ATS/Reuters/M. Ang.