La Confederazione toglie un ulteriore ostacolo alla diffusione del 5G, la tecnologia attualmente più potente per la trasmissione mobile di dati, e per questo anche contestata da alcune parti. Oggi l'Ufficio federale dell'ambiente ha infatti definito quali sono i criteri per misurare le radiazioni delle antenne apposite per queste onde e in questo modo facilita il rilascio dell'autorizzazione di queste cosiddette antenne adattative da parte di comuni e cantoni.
Al contrario delle antenne tradizionali, quelle adattative non hanno un segnale costante: la potenza è più forte, più mirata quando un telefonino è collegato. Finora era quindi poco chiaro come stabilire se vengono rispettati o superati i valori limite di radiazione fissati dalla legge. Dopo una fase di test, l'ufficio federale dell'ambiente ha però fissato i criteri di calcolo e ora, dice Simonetta Sommaruga, “c’è chiarezza su quando le autorità locali possono autorizzare la costruzione”.
La Consigliera federale, responsabile del dipartimento che comprende le telecomunicazioni, è cosciente di muoversi su un terreno delicato. La quinta generazione della telefonia mobile, il cosiddetto 5G, viene giudicata decisiva per lo sviluppo digitale e economico. Ma ci sono timori diffusi sull'impatto sulla salute: parte della popolazione è scettica, alcuni cantoni hanno deciso moratorie.
Sommaruga sottolinea che proprio per questo non sono stati innalzati i limiti massimi fissati nella legge. Per misurare la potenza di un'antenna adattative cantoni e comuni devono ora applicare un fattore di correzione alla potenza massima, così da tener conto delle variazioni del segnale. Sull'arco di 6 minuti, la potenza di trasmissione media comunque non può superare i limiti attuali. Questo non basterà a tranquillizzare i contrari più convinti, che pretendono nuovi studi sull'impatto sulla salute. Ma la discussione tornerà anche in Parlamento, che dovrà decidere su una richiesta di moratoria all'installazione di reti mobili 5G.
![](https://cleaver.cue.rsi.ch/public/la1/programmi/altri-programmi/342590-kef88u-89dcdf70e29faa4a172a8bd65cd4e3dc_1614107785023.jpg/alternates/r16x9/342590-kef88u-89dcdf70e29faa4a172a8bd65cd4e3dc_1614107785023.jpg)
Un ostacolo in meno al 5G
Telegiornale 23.02.2021, 21:00